Quattro droni si sono alzati in volo sopra lo storico forte austriaco Santa Caterina e sull’ adiacente caserma, ormai dismessa da anni, per rilievi fotogrammetrici e mappatura degli edifici con scansione in 3D, operazione voluta dagli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala e ai Lavori Pubblici Luca Zanotto, sotto gli occhi attenti degli esperti di Airpower, guidati da Marco Colantoni.
Quello realizzato è il primo passo, necessario per redigere il masterplan dell’area che il Comune ha affidato all’ Università di Padova. L’obiettivo è riqualificare l’intero ex complesso militare e metterlo di nuovo a disposizione della città, individuando per questi spazi, nuove destinazioni d’uso. Qui, infatti, dovrebbe sorgere il polo unico di deposito del Comune di Verona, una sorta di grande spazio per gli archivi comunali, dei musei civici e per le scenografie areniane. Una soluzione che permetterà anche di abbattere i canoni di locazione che il Comune oggi paga per l’affitto degli spazi adibiti a deposito.
L’area è composta dal forte austriaco Santa Caterina, che si presenta in buono stato di conservazione e per il quale si prevede un progetto di sistemazione in grado di renderlo fruibile al turismo, e dall’ ex caserma, con 22 edifici militari, destinati ad essere abbattuti per lasciare posto alle nuove strutture a servizio del Comune e della città. Il masterplan dell’area sarà pronto a novembre.
“Oggi si concretizza la prima fase del progetto di riqualificazione del forte Santa Caterina e della caserma , ha detto l’assessore Segala . Gli elementi che raccoglieremo, grazie ai rilievi fatti con i droni, ci permetteranno di avviare lo studio approfondito degli edifici presenti e di tutta questa grande superficie che si affaccia sull’ Adige. L’ampia area della caserma, una volta riqualificata, è destinata a ospitare tutti i magazzini dei musei civici, oltre agli archivi dell’Ente e alle scenografie areniane. Ma siccome, gli spazi sono molto grandi c’è la possibilità di pensare ad altre destinazioni d’uso che vedremo, ci vedrei bene un campus universitario o uno studentato, oltre alla possibilità di far vivere ai cittadini questi grandi spazi verdi, pressoché sconosciuti”.
“Viste le dimensioni molto importanti, ha detto l’assessore alla Viabilità e Lavori pubblici Zanotto , questo sito merita una piano della viabilità apposito che poi si vada ad interfacciare con la rete stradale esterna, lungo le direttrici principali della città. Di questa nuova viabilità trarrebbero beneficio i quartieri di Porto San Pancrazio e borgo Roma che già oggi utilizzano il Pestrino come via di attraversamento. Migliorando la viabilità di questo compendio si andranno a migliorare sensibilmente anche le infrastrutture stradali che collegano questi due quartieri”.
G R