Nuovo finanziamento triennale per il Progetto Europeo Erasmus+ SVoVET.
Il diritto (e il piacere) di sentirsi a proprio agio con l’immagine che vediamo riflessa nello specchio. È questo il particolare aspetto della lotta contro gli effetti della malattia oncologica sul quale intende fare la differenza il Progetto Europeo Erasmus+ SVoVET, che ha appena ricevuto un finanziamento triennale da parte dell’Ue e che prenderà il via a novembre 2024.Fra gli enti e le istituzioni che lavoreranno a braccetto per implementare il valore sociale della formazione di estetiste ed estetisti (da qui l’acronimo SVoVET, ossia Social Value of Vocational Esthetician’s Training) figurerà anche Fondazione ANT, partner di altre realtà europee provenienti da Finlandia, Francia, Grecia, Polonia, Romania e Spagna. Le stesse che l’avevano affiancata, tra il novembre 2019 e l’ottobre 2021, nel percorso di SVoVE, progetto apripista sul tema con il quale SvoVET si pone in ideale e materiale continuità. Coordinatori del progetto, quindi, saranno i finlandesi di Suomen Diakoniaopisto SDO OY, affiancati da Fondazione ANT e, in ordine sparso, da Diethnes Panepistimio Ellados (Grecia), Cnaib-Spa (Francia), Centrul National Clinic de Recuperare Neuropsihomotorie Copii “Dr. Nicolae Robanescu” (Romania), TEB Edukacja sp. z o.o. (Polonia), Inercia Digital SL (Spagna) ed Ecipa Umbria Scar (Italia).
Forte dei risultati delle molte iniziative già sostenute per promuovere l’estetica sociale in ambito oncologico e della certezza di poter fornire un contributo concreto allo studio futuro della materia, ANT intende dunque perseguire, attraverso la partecipazione al programma SVoVET, almeno tre obiettivi:
- implementare il percorso di specializzazione in socio-estetica (cura dell’aspetto fisico della persona malata in funzione del mantenimento o del recupero delle sue potenzialità relazionali) frutto dei lavori di SVoVE, in modo da integrarlo con i sistemi formativi di tutti gli Stati membri dell’Unione;
- redigere una valutazione, con relativa ricerca evidence-based, sul gruppo delle estetiste (sono tutte donne quelle in procinto di prendervi parte) partecipanti alla sperimentazione, delle competenze socio-estetiche attorno alle quali ruoterà il percorso formativo in oggetto;
- mettere a punto materiali didattici, metodologie formative e strumenti di valutazione sotto forma di risorse aperte e accessibili a chi prenderà parte ai corsi.
A indicare le potenzialità del Progetto fresco di finanziamenti comunitari è Silvia Varani, coordinatrice nazionale della U.O. ‘Formazione e Aggiornamento scientifico’ di Fondazione ANT: La formazione di livello specialistico per la figura professionale dell’estetista sociale merita più attenzione da parte delle istituzioni – commenta – dal momento che chi si ammala di tumore deve gestire quotidianamente anche una serie di aspetti che non sono direttamente legati all’ambito medico, non ultime le difficoltà derivanti dai cambiamenti della propria immagine corporea, che è parte integrante della propria identità personale. Vale per questo la pena procedere nel solco di quanto conseguito attraverso il progetto SVoVE, lavorando ora sull’integrazione fra i programmi didattici già concordati e i sistemi formativi nei quali dovranno essere inseriti.
Profilo Fondazione ANT Italia ONLUS
Nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato oltre 155.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno oltre 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 484 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario. Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell’ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d’intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall’avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 264.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e a bordo dei due Ambulatori Mobili – BUS della Prevenzione. I mezzi, dotati di strumentazione diagnostica, consentono di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 100 delegazioni e 58 “da Cuore a Cuore – Charity Point” (luoghi rivolti alla raccolta fondi, ma anche allo sviluppo di idee, progetti e relazioni), dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2023, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati (41%) al contributo del 5×1000 (16%) a lasciti e donazioni (13%). Il 15% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull’impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). L’indagine è stata ripetuta tra il 2020 e il 2021 basandosi sulla Teoria del cambiamento. La ricerca, realizzata sempre da Human Foundation, rileva come a ogni euro investito negli ODO-ANT corrispondano circa 5 euro di beneficio (stime effettuate su valori medi, per un periodo di assistenza di 4 mesi): secondo i vari indicatori, infatti, i benefici economici a favore di assistiti, caregiver e SSN sono di oltre 7 mila euro in media per assistito, a fronte di circa 1.500 euro di costo medio per ANT. ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5×1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell’Eubiosia (dal greco, vita in dignità).
S.P.