Verona Sociale

Collegamento Verona-Aereoporto e riqualificazione dello stadio

Sono in aumento il numero di rate per il pagamento di tasse e multe, le rate potranno essere anche sospese o prorogate in caso di oggettiva difficoltà finanziaria

La seduta del Consiglio Comunale di giovedì 12 dicembre si è aperta con il benvenuto al nuovo consigliere Antonio Benetti il quale si è presentato all’aula. Due i temi portanti della serata: il primo è il collegamento ferroviario tra la stazione di Verona Porta Nuova, l’Aeroporto “Valerio Catullo”, Villafranca e Mantova; e tra l’Aeroporto “Valerio Catullo” e la sponda orientale del Lago di Garda. Il secondo è il progetto di una struttura polifunzionale al posto dello stadio attuale, quindi uno spazio che sia non solo stadio, ma anche altro, ovvero luogo per concerti ed eventi con grande pubblico. Il tutto all’interno di un progetto di valorizzazione complessiva dell’intero quartiere.

“Con delibera di luglio – ha spiegato il Sindaco Damiano Tommasi – abbiamo inserito nel Dup (Documento Unico di Programmazione 2024-2026) l’intervento sul nuovo stadio in modo che Verona possa partecipare alla selezione delle città italiane che potrebbero ospitare gli Europei 2032 di calcio. Lo stadio Bentegodi non è omologato per ospitare tali tipi di eventi. Per questo, la Giunta valutato lo stato dell’arte sul tema, ereditato dalla precedente amministrazione, ha revocato per intero l’iter relativo all’attuale progetto (delibera n.51 dell’11/12/2019) puntando su un intervento di ampio respiro di riqualificazione che includa non solo lo stadio, che dovrà avere vocazione polivalente, ma anche una nuova viabilità e accessibilità compatibili con la routine del quartiere, incluso il mercato settimanale del sabato mattina. Credo sia un dovere da parte di Verona, quello di darsi una dimensione internazionale. Siamo una delle dieci città selezionate inizialmente, ma per poter concorrere dobbiamo poter contare su un’infrastruttura sportiva adeguata. Parallelamente, il nostro obiettivo è di rigenerare il quartiere, di dare all’infrastruttura una dimensione diversa dal mero impianto sportivo, in modo che possa divenire anche uno spazio coperto per ospitare grandi eventi o eventi con un numero di spettatori comunque superiori a quelli che può contenere oggi l’anfiteatro Arena. Il nuovo stadio dovrà quindi essere costruito secondo nuove tecnologie, miranti alla multifunzionalità anche durante il campionato di calcio, come la chiusura del tetto o il campo retraibile. Per far questo, appunto, si doveva chiudere il capitolo relativo al percorso seguito dalla precedente amministrazione”.

La riqualificazione del quartiere Stadio pone le sue premesse, quindi, con l’approvazione della delibera 125/2024 di revoca della precedente delibera 51/2019 (23 voti favorevoli, 7 contrari e 5 astenuti).

Il primo cittadino ha successivamente proposto la delibera 126/2024 sulla ricognizione periodica della società partecipate dal Comune di Verona e sul piano di razionalizzazione 2024 che è stata approvata con 22 voti favorevoli e 2 astensioni. La platea delle società di completa o parziale proprietà del Comune di Verona (al 31 dicembre 2023) comprende 11 partecipate dirette (di cui 6 controllate) e 32 partecipate indirette (di cui 17 controllate). Agsm Aim, anche se quotata, è considerata dal Comune tra le società controllate e quindi è mappata nel Piano di ricognizione assieme alle sue controllate. Il provvedimento approvato accerta la prosecuzione delle operazioni di razionalizzazione delle partecipazioni che non rispettano le indicazioni della legge Madia.

La delibera 115/224, presentata dal consigliere Francesco Casella e modificata con due emendamenti, proposti dal consigliere Nicolò Zavarise di Lega, è stata approvata con 29 voti favorevoli e 3 astenuti. Il Consiglio Comunale richiede, quindi, e sollecita la Regione Veneto e Rete Ferroviaria Italiana Spa a portare avanti con celerità l’iter per la realizzazione di un collegamento ferroviario di tipo metropolitano tra la Stazione di Verona Porta Nuova, l’Aeroporto Valerio Catullo, Villafranca e Mantova, stanziando, ognuno per propria competenza, i fondi necessari e riprendendo l’impostazione del progetto del 2003. Nonché, condividendo il percorso progettuale con i Comuni coinvolti. Si richiede, inoltre, alla Regione Veneto e Rfi di prevedere la realizzazione del progetto in lotti distinti, in modo da dare priorità e maggiore sostenibilità economica al progetto. La realizzazione di un collegamento ferroviario di tipo metropolitano Verona Villafranca con interconnessione all’Aeroporto Catullo, e con frequenza regolare, infatti, garantirebbe indubbi vantaggi dal punto di vista ambientale, così come emerso nella Valutazione d’impatto ambientale eseguita nel 2003. Gli utenti dell’aeroporto potrebbero così raggiungere lo scalo senza bisogno dell’uso del mezzo privato, favorendo un significativo decremento del traffico veicolare. Dal punto di vista economico lo sviluppo dello scalo aeroportuale di Verona Villafranca è strettamente connesso allo sviluppo della città di Verona: non solo per il turismo, ma anche e soprattutto per le attività economiche di ogni settore.

Per tutte le delibere messe al voto è stata approvata perfino l’immediata eseguibilità.

In merito alle domande di attualità, Zavarise ha posto la seguente: “poiché l’ultimo intervento relativo alla definizione della Zona rossa per le licenze di somministrazione e bevande risale al 2019 e che il precedente assessore Sandrini stava seguendo la questione, chiedo a che punto sia l’assessorato al Commercio”. L’assessora Alessia Rotta competente per delega ha risposto che “l’ex assessore Sandrini ha incaricato la società Ics di analizzare e riaggiornare la zona rossa in autonomia e ne riceveremo il progetto finale entro fine anno. Sono state effettuate le consultazioni con le direzioni interne competenti e le associazioni dei commercianti. Si è constatato che esiste una maggiore pressione sulla viabilità, la sosta e la raccolta dei rifiuti dovuta anche ai numerosi e più importanti eventi organizzati sempre più di frequenza. E’ quindi necessario prevedere anche servizi diversi per quanto riguarda la gestiobne dei rifiuti, della sosta e della viabilità. In particolare, va approfondita l’eventuale estensione della zona rossa anche in altre aree urbane centrali esterne, per gestire meglio quanto comportano gli importanti flussi di visitatori”.

Il consiglio ha poi votato all’unanimità la mozione 399 a sostegno del Popolo venezuelano proposta dal consigliere Francesco Fasoli del sindaco di Verona Damiano Tommasi. “A distanza di 7 anni ci ritroviamo in questo consesso per portare nuovamente il nostro sostegno a tutto il popolo venezuelano – ha ribadito il consigliere Dts – In oltre 7 anni la situazione è drammaticamente peggiorata, stiamo parlando della più grande crisi di rifugiati in America Latina, e una delle più grandi al mondo, con oltre 8 milioni di emigrati. Pertanto, alla luce di quanto sopra, si chiede l’impegno al Sindaco e alla Giunta, come segno di forte sostegno al popolo venezuelano: di condannare l’uso della violenza, delle detenzioni arbitrarie e della persecuzione politica; di riconoscere Edmundo Gonzales Urrutia come Presidente legittimamente eletto; di richiedere per il tramite del Governo italiano, un’inchiesta internazionale indipendente sulle violazioni di diritti umani, in collaborazione con le Nazioni Unite, in quanto Verona è città aderente al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani”. 

L C

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