Nella società ibrida in cui viviamo, divisa tra chi rifiuta di accettare di essere sostituito da un robot e chi, invece, plaude alle meraviglie della scienza e della tecnica, il tema dell’applicazione di un’intelligenza artificiale nei più svariati campi è al centro di accesi dibattiti.
In campo medico, le applicazioni nell’ambito della diagnostica sono tante. Esistono già algoritmi capaci di leggere ecografie e risonanze magnetiche in grado di diagnosticare la presenza di tumori con estrema precisione. Tra non molto saranno realtà anche i robot chirurghi capaci ,muovendosi all’interno del nostro corpo, di colpire direttamente la causa della malattia. Una cosa molto interessante è successa quando, in una struttura per anziani è arrivato un robot. Molti anziani hanno sviluppato nei suoi confronti un attaccamento emotivo molto forte.
Questo episodio fa riflettere sul fatto che in futuro l’assistenza per gli anziani,malati e non, potrebbe essere affidata ad un robot. Il robot non si sostituisce al medico,non dispensa farmaci ne misura la pressione sanguigna ma è più una compagnia in grado di aiutare negli esercizi di attività fisica,nei giochi e poter intrattenere anche una conversazione. Assistere un familiare malato è difficile, faticoso e doloroso emotivamente. Se un robot può dare sollievo, sostegno e aiuto nel gestire una persona anziana ben venga. Molti diranno”mai e poi mai”affiderei una mamma,un papà ,una sorella ,un fratello ecc…ecc…nelle “mani”di un robot. Mai dire Mai, perchè il futuro è già oggi.
G. R.
(fonte:Vanity Fair)