Villafranca: gruppi di alunni di due Licei hanno partecipato al “Futura Dante Live”
Tanta emozione oggi alla conferenza stampa organizzata presso il l’Amministrazione comunale di Villafranca di Verona con la partecipazione della Rete di Cittadinanza e Costituzione dall’assessore Annalisa Tiberio, in merito alle celebrazioni dantesche per i 700 anni dalla morte del Sommo poeta.
Protagonisti dell’evento gruppi di allievi del Liceo delle Scienze applicate e del Liceo artistico dell’istituto Carlo Anti che hanno partecipato, nell’ambito del Piano nazionale per la scuola digitale, al “Futura Dante Live” del MI nella sezione #DanteSocial
Sono intervenuti alla conferenza il dottor Filippo Pompei segretario nazionale dell’ Associazione Future Is Now [FINAS], il sindaco Roberto Dall’Oca -che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale ed ha esortato i ragazzi a cogliere iniziative volte alla valorizzazione della cultura che da sempre ci identifica- e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Carlo Anti, prof.ssa Lia Artuso, che si è detta partecipe alle progettualità dei ragazzi, nella piena condivisione delle finalità educative e didattiche messe in campo dai docenti.
Presenti all’incontro anche Luca Leopizzi, Desirèe De Marchi e Leonardo Bertani, a rappresentare gli allievi che hanno partecipato alla realizzazione di clip originali sull’Inferno dantesco.
Il progetto, dal titolo DANTE BLACK&WHITE – La nostra vita dall’Inferno alla Luce ha visto la realizzazione di cinque audioletture dei primi cinque canti dell’Inferno: dallo smarrimento nella selva oscura fino allo svenimento di Dante dopo aver ascoltato il racconto di Francesca.
Agli studenti, commenta la prof.ssa Felici, è stato assegnato un disegno dell’Inferno, realizzato interamente a mano con tecnica a china dall’alunno -ma sarebbe più giusto dire artista- Mattia Cannarella, su cui riflettere e far fluire le emozioni in una sorta di parallelismo tra Dante, viaggiatore nel regno dell’oltretomba, e l’attualità, la situazione difficile che i ragazzi, insieme a noi docenti, stanno vivendo a causa della chiusura, in presenza, della scuola. Una sorta di attualizzazione dell’Inferno dantesco, non una banalizzazione bensì una interiorizzazione del contesto letterario con le emozioni, le paure, che la situazione di oggi fa emergere”.
“Ad ogni disegno, aggiunge il prof. Scolari, è stato dato un titolo e il compito è stato quello di lasciare che le emozioni fluissero, in fondo, una psicanalisi letteraria. La narrazione ha rappresentato una risposta alle difficolta del lockdown, della DAD, ed ha aiutato a riscoprire che l’uomo, da sempre, deve confrontarsi con dei limiti. Tanti i sentimenti che in questi canti significativi emergono, la paura, l’amicizia, l’amore e i ragazzi li hanno colti a partire oltre che dalla conoscenza approfondita del testo letterario, anche nell’immagine che lo ha egregiamente rappresentato. Il risultato sono cinque video, uno per ogni canto; una commistione di immagini, terzine dantesche e riflessioni personali.”
Particolarmente incisivo l’intervento del dottor Filippo Pompei, che attraverso l’associazione FINAS supporta e promuove iniziative nazionali per rendere attiva la partecipazione degli studenti nella società, il quale ha ribadito l’importanza dell’alleanza educativa tra scuola, famiglia e studenti, legame vincente che va oltre le difficoltà di questo periodo traducendosi, come hanno fatto all’Istituto Carlo Anti, nella valorizzazione della lingua italiana con linguaggi contemporanei e l’uso dei mezzi tecnologici.
G.R.