Verona: “Quest’anno ci sono buoni motivi per non fare botti di fine anno”
Quest’anno, come dice Sboarina, ci sono tanti buoni motivi per non fare i botti di fine anno. Motivi che di seguito vengono elencati:
- coprifuoco previsto per le 22, che impone a tutti i cittadini di rimanere in casa dopo quest’ora
- divieto, come da regolamento, di usare materiale pirotecnico in presenza di persone, animali e luoghi sensibili come ospedali, case di riposo ed aree faunistiche
- rispetto e salvaguardia delle categorie più fragili, a cominciare dagli anziani, molti dei quali passeranno l’ultima sera dell’anno da soli in casa o in compagnia del proprio amico a quattro zampe
- pericolo che tale attività comporta nei confronti degli animali, che restano traumatizzati dai rumori e spesso scappano dai giardini con il rischio di finire sotto qualche auto con gravi conseguenze per la loro incolumità e per chi si trova alla guida
- ricordare che la priorità delle strutture sanitarie è ancora il Covid, che resta l’ emergenza principale
Da qui il doppio richiamo delle istituzioni:
- Ai cittadini, perché capiscano la particolarità del momento e festeggino la fine del 2020 senza ricorrere a materiale pirotecnico
- ai proprietari di animali, affinché li proteggano tenendoli al sicuro in casa
Chi viola il regolamento sui botti è punibile con una sanzione amministrativa di 200 euro, una multa è prevista anche per i padroni che non riescono a garantire l’incolumità del proprio animale.
A sorvegliare sul fenomeno, nella sera del 31 dicembre, ci saranno gli agenti della Polizia locale, pronte a sanzionare chi non rispetta i divieti.
Come ha detto Bocchi:
“In mancanza delle tradizionali feste in piazza, è presumibile che quest’anno aumenti il numero di botti e fuochi d’artificio ‘fai da te’, nei cortili delle abitazioni private o addirittura sui balconi. Nulla di più pericoloso, il regolamento parla chiaro, niente botti a meno di 500 metri di distanza da luoghi sensibili o in presenza di persone e animali, pena una multa da 200 euro. Ogni anno sono davvero tanti gli amici a quattro zampe che restano traumatizzati dal rumore e dallo scoppio dei fuochi d’artificio, i più deboli e anziani rischiano addirittura di morire, molti altri cercano di fuggire, con la probabilità di cadere in fossati o essere investiti dalle auto. Tra le categorie fragili mi permetto di aggiungere anche le persone affette da autismo, di cui Verona protegge fieramente i diritti. I bambini in particolare vengono profondamente traumatizzati dai botti e cadono in crisi che non riescono a gestire. Una violenza che possiamo loro risparmiare dicendo semplicemente no ai fuochi d’artificio”.
Mentre ha ricordato il comandante D’Errico :
“A prescindere dalle sanzioni amministrative, chi fa uso di fuochi d’artificio e materiale pirotecnico è responsabile sia in denaro, qualora dovesse procurare danni di qualsiasi natura, sia penalmente laddove si verificassero problematiche peggiori”.
G R