Verona punta alla riqualificazione delle aree dismesse.
Verona punta, con la Variante 29, alla riqualificazione delle aree dismesse. Non chiederà alla Regione Veneto di poter consumare più suolo di quanto previsto dalla normativa regionale. È quanto ha deciso la Giunta comunale accettando il parametro stabilito a livello regionale.
Circa 3,5 chilometri quadri di aree dismesse potranno essere oggetto di rigenerazione urbana, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. L’Amministrazione comunale, infatti, valuterà, con la prossima Variante al PAT, sia il degrado sociale, sia quello architettonico.
“Verona negli anni passati si è contraddistinta per un consumo esagerato di suolo , ha spiegato l’assessore , trascurando le tante aree già fabbricate ma lasciate in stato di degrado. Per questo abbiamo scelto di non richiedere alla Regione un aumento del consumo di suolo, ma puntare sulla riqualificazione della superfici dismesse. Non ha senso continuare a costruire se c’è tanto di edificato che non viene utilizzato e magari lasciato in stato di degrado. Si procederà anche al ricalcolo del consolidato, che sono le costruzioni già effettuate. Terremo i 94,91 ettari come riserva aurea cittadina nel caso di nuove edificazioni particolarmente importanti. Sulle tavole sono ancora presenti Pua non più efficaci e il traforo che attualmente risulta nel conteggio del suolo consumato. L’obiettivo è di portare quanto prima in Consiglio comunale la nuova Variante 29 per cristallizzare le aree dove si potrà edificare o meno. E concludere la procedura entro il termine del 21 dicembre 2020 stabilito per legge”.
G R