Verona in lista per il titolo “Capitale della cultura italiana” .
Oramai è ufficiale, Verona è tra le 28 città in lista per il titolo di “Capitale della cultura italiana” per l’anno 2022.
Unica città capoluogo del nord est, ad essere nell’ elenco reso noto oggi dal il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il tutto è stato trasmesso al presidente della Conferenza Unificata con la lista delle città che hanno perfezionato la candidatura. Entro il 12 ottobre la commissione di valutazione definirà le 10 città finaliste . Infine il 12 novembre 2020 si saprà chi ha vinto .
“Il rilancio della cultura è uno dei punti fondanti del mio programma- commenta soddisfatto il sindaco-. E la candidatura ne è la prova concreta. Il dossier, scritto tra febbraio e marzo in piena pandemia, riassume tutti i grandi cambiamenti culturali già in atto e quelli che stiamo preparando. Per la prima volta anche l’urbanistica entra nella dimensione di ripensamento generale della città e della sua crescita culturale. Nel dossier ci sono 22 luoghi che stanno cambiando e che daranno nuovo impulso. Il futuro che stiamo costruendo già ora è la città per la cultura, ma è allo stesso tempo la cultura per la città. Ricordo, comunque, che il lavoro per la candidatura ha radunato una rete importante di realtà cittadine. Anche questo è un patrimonio importante. La gara è partita e vedremo cosa succederà, intanto per la nostra città c’è la consapevolezza delle molte potenzialità che stiamo facendo crescere”.
“Questa ufficialità ci sprona a proseguire nel percorso intrapreso – afferma l’assessore alla Cultura -. Nelle prossime settimane il dossier sarà presentato ufficialmente alla città, pensiamo a cinque grandi eventi legati ciascuno ad un aspetto che caratterizza Verona e la rende unica sotto il profilo culturale. Si tratta di un progetto corale, che non conta solo sul patrimonio artistico e culturale che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto, ma è stato creato mettendo insieme, come non è mai successo prima, tutte le istituzioni cittadine più importanti. Per descrivere quella Verona che noi già conosciamo e farla conoscere e apprezzare anche a chi è chiamato a valutare il nostro lavoro”.
G R