Allincirca due mesi dopo la strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio e la quale è costata la vita al giudice Giovanni Falcone, un altro attentato ha colpito il cuore della città Palermitana nell’estate del 1992: il 19 Luglio il magistrato Paolo Borsellino è stato ucciso nella Strage di via D’Amelio, dove perse la vita assieme a cinque uomini della sua scorta.
Nella ricorrenza della strage di via D’Amelio, mercoledì 19 luglio alle ore 21, presso l’Area San Martino (via Bresciani) la 2° Circoscrizione di Verona propone un evento ad ingresso libero che racconta le tappe fondamentali delle vite di questi due straordinari uomini normali: una storia apparentemente molto complessa e intricata, piena di teorie, dubbi, contro teorie, sospetti e domande che aspettano ancora delle risposte.
Ma al tempo stesso una storia la quale sembra scritta da un maestro della sceneggiatura dei film, fatta di due vite unite dalle esperienze, fondate negli stessi valori e ideali, le quali scorrono parallele e sembrano rincorrersi dall’inizio fino alla fine, condividendo gioie, amarezze, inganni e vittorie.
Partendo dall’adolescenza e dagli anni della formazione, per poi passare allo storico periodo del pool antimafia e del maxi processo, fino ad arrivare al tragico (quanto annunciato) epilogo delle due stragi, vengono messe in evidenza le varie innovazioni giuridico-investigative, gli enormi progressi nella lotta contro la mafia, ma anche le diffidenze, le critiche e l’opera di continuo screditamento cui furono di continuo sottoposti i due magistrati, mescolando senza soluzione di continuità ricordi, pensieri, e considerazioni personali degli interpreti.
Un pezzo della storia civile contemporanea diventa uno spettacolo di narrazione dove, grazie a Andrea de Manincor e Simone Toffanin, prende spazio e corpo la forza evocativa dei fatti, e dove recitazione e musica non duettano a voci alterne, ma monologano con il pubblico; un’occasione scenica per parlare ancora una volta del fenomeno mafia, ma con un punto di vista diverso da quello abituale: quello di due persone del nord Italia.
La Presidente della 2° Circoscrizione Elisa Dalle Pezze chiarisce : “Ricordare oggi Falcone e Borsellino vuol dire mantenere vivo il loro esempio, il loro senso del dovere, elevato a senso dello Stato. E’ compito di ciascuno di noi mantenere in vita le loro idee, perché, come Falcone ci ha insegnato: “Gli uomini passano, le idee restano. Ma servono nuove gambe per farle camminare”. Ecco perché è importante ricordare”
L C