È iniziata da pochi giorni la missione a Verona delle tre volontarie francesi Inès Gigot, Philippine Lobo e Habibah Azharhoussen, impegnate per la durata di un anno nel Servizio Civile Francese, promosso dall’associazione Bokra Sawa in collaborazione con l’associazione veronese Oriel APS, il Comune di Verona e il sostegno di ATV. Le giovani donne di 23 e 24 anni hanno iniziato il loro servizio al centro interculturale delle donne Casa di Ramìa, gestito da Oriel APS, dove supporteranno attivamente le iniziative estive Mamma Bambino, offrendo il loro contributo alle attività educative destinate ai più giovani e promuovendo l’empowerment femminile attraverso lo sviluppo di competenze informatiche e comunicative.
Oltre a Casa di Ramìa, le volontarie parteciperanno alle attività del centro GeneraLab, collaborando con diverse comunità del territorio nel progetto Pedagogia del corpo. Il laboratorio, sviluppato in collaborazione con l’Università di Verona, mira a facilitare l’inclusione sociale e culturale attraverso l’educazione e l’interazione comunitaria. Per finire, le volontarie saranno impegnate anche a spazio Link nelle attività di Il mondo tra le mani, a conferma di come la collaborazione interculturale sia uno strumento importante di arricchimento del tessuto sociale di Verona.
Realizzata grazie ai finanziamenti del Servizio Civile Francese e alla partnership italo-francese, la missione avviata a Verona è l’occasione per un proficuo scambio interculturale e condivisione di buone pratiche di cittadinanza attiva sul territorio, inclusione sociale ed interculturalità destinata a crescere nel tempo.
Nei dodici mesi di permanenza a Verona le volontarie avranno la possibilità di immergersi nella cultura e nelle attività cittadine veronesi grazie al sostegno di ATV che ha messo loro a disposizione tre abbonamenti per agevolarne gli spostamenti, e all’assessorato alla Cultura che ha fornito delle tessere per visitare musei e monumenti alla scoperta delle bellezze della città.
Il progetto è stato presentato martedì 9 luglio nella mattinata dall’assessore alle Pari Opportunità Jacopo Buffolo assieme a Gianluca Marastoni ufficio stampa di ATV, Sillian Ferrari Presidente e Fondatore di Oriel APS, Sofia Modenese Presidente di Arci-Yanez e il dirigente del Settore Pari Opportunità del Comune di Verona Giuseppe Baratta.
“Il programma francese che ha preso il via nei giorni scorsi rappresenta un’importante opportunità di scambio di culture ed esperienze – afferma l’assessore alle Pari Opportunità Jacopo Buffolo – La collaborazione che quest’anno coinvolge tre giovani ragazze francesi contribuisce a rafforzare l’immagine di Verona come città aperta e accogliente, offrendo ai giovani occasioni di crescita personale e di confronto, che ci auguriamo possano crescere e svilupparsi nel tempo”.
“Oriel APS è da sempre particolarmente sensibile ai temi del volontariato e dell’integrazione – ha aggiunto la Presidente e Fondatore di Oriel APS Sillian Ferrari – Questa sfida condivisa con l’associazione Boka Sawa ci ha trovati pronti ed entusiasti nell’intraprendere un nuovo cammino. Siamo certi che sarà un anno di grandi progetti e collaborazioni con le realtà del territorio per rendere il tessuto sociale all’insegna del fare insieme e dell’interculturalità”.
“Siamo lieti di aprire le porte ad una collaborazione di livello europeo che prevede lo scambio di competenze tra giovani – ha confermato la presidente di Arci-Yanez Sofia Modenese – La sfida che abbiamo davanti è ridare vita al quartiere di Santa Lucia promuovendo spazi di socialità per favorire le relazioni”.
“ATV ha aderito con piacere alla proposta – ha affermato Gianluca Marastoni di ATV – sia perché il core business dell’azienda sono i ragazzi che ogni giorno viaggiano a Verona e provincia, ma soprattutto perché la mission dell’azienda è muovere, accanto alle persone, cultura e integrazione e favorire la diffusione di nuove conoscenze”.
“Un’esperienza molto stimolante di crescita e conoscenza che passa dai nostri centri interculturali – ha concluso infine il Dirigente alle Pari Opportunità Giuseppe Baratta – Confidiamo che il progetto cresca negli anni affiancando alle risorse del territorio differenti culture e competenze”.
L C