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Scossa la popolazione per il grandissimo incendio a Poiano di Valpantena

Un grandissimo incendio, con altissime colonne di fumo ben visibili a distanza di chilometri, ha colpito il colorificio Casati a Poiano di Valpantena nel pomeriggio di martedì 1 marzo. La colonna di fumo si è innalzata verso le 16, e sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco. Momentaneamente non ci sono particolari rilevanti sulle cause dell’incendio. All’interno della fabbrica si sarebbero sentite diverse esplosioni. Il personale è stato subito evacuato secondi i rigidi protocolli previsti, data la pericolosità della postazione, e portato in salvo, al riparo in una adiacente struttura.
L’incendio coinvolge la parte produttiva dell’azienda. I vigili del fuoco arrivati da Verona, Vicenza, Mantova, Rovigo, Venezia e Treviso con 3 autopompe, 5 autobotti tra le quali 3 chilolitriche, 2 autoscale, 2 carri schiuma, un carro NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico Radiologico) e 40 operatori coordinati dal comandate provinciale, hanno operato per circoscrivere le immense fiamme.
Lo stabilimento interessato si trova precisamente in via Valpantena, a Poiano. Le raccomandazioni provenienti da Verona Mobilità sono quelle di “evitare il transito in zona e di tenere le finestre chiuse nella zona tra Poiano, Quinto, Nesente causa incendio in fabbrica”. Sono arrivati anche i tecnici dell’Arpav per monitorare eventuali sostanze nocive nell’aria. Il traffico è stato bloccato nella zona di Quinto e Poiano: la strada è stata riaperta intorno alle 19, con l’invito a non percorrerla se non strettamente necessario.
E purtroppo una persona che al momento dell’incendio si trovava all’interno della fabbrica era fin da subito risultata dispersa. Successivamente è giunta la conferma che la persona dispersa è stata trovata priva di vita, morta nell’incendio. Si tratterebbe di un operaio di circa 55 anni che lavorava nel reparto smalti. Il corpo della vittima è stato rinvenuto tra le macerie dell’incendio dai vigili del fuoco.
A seguito dell’incendio è stata firmata dal sindaco di Verona Federico Sboarina un’ordinanza che obbliga di mantenere le finestre chiuse entro un chilometro dal luogo dell’incidente. In via precauzionale, e in attesa delle analisi da parte di Arpav, anche la popolazione residente nelle zone limitrofe, anche se oltre un chilometro da Quinto, viene invitata a rispettare tale indicazione.
L’invito a tenere precauzionalmente chiuse le finestre infatti è stato allargato alle zone di “Borgo Venezia, Montorio e aree limitrofe”.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/

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