Grazie all’ impegno del presidente della Fondazione, Alessandro Mazzucco, i fondi, normalmente erogati seguendo un rigido protocollo esecutivo, soni stati resi disponibili in pochi giorni, trovando nell’ Amministrazione dell’università di Verona una celere collaborazione. I ricercatori, coordinati dall’ immunologo Vincenzo Bronte, hanno così potuto già affrontare e risolvere le prime fasi organizzative di predisposizione e avvio come, acquisizione di materiale, validazione delle procedure, passaggi presso il comitato etico, interazione con gli specialisti coinvolti in vario modo nelle fasi diagnostiche e terapeutiche dei pazienti Covid19
È apparso subito chiaro quanto complessa sia la ricerca è ardua, i quesiti sono numerosi e inusuali. Primo tra tutti quello relativo alla patogenesi della malattia, cioè ai meccanismi attraverso i quali essa innesta e alimenta, deleterie interazioni tra il sistema immunitario, il sistema cardiovascolare, il polmone, il sistema coagulativo. Tali interazioni si traducono nello sviluppo di vari tipi di complicazioni, spesso gravissime, tra le quali la ormai tristemente nota “sindrome da tempesta citochinica”, caratterizzata dalla produzione, da parte delle cellule del sistema immunitario, di sostanze infiammatorie (citochine) dagli effetti devastanti sul polmone e altri organi.
Questa malattia si presenta in modo molto eterogeneo, con numerosi casi asintomatici che superano l’infezione senza quasi accorgersene a fronte di casi gravissimi, purtroppo spesso letali. Il progetto si basa sulla ricerca del perchè il coronavirus si manifesta in questo modo focalizzando lo studio, sui comportamenti biologici di questo virus e sui meccanismi immunologici che determinano la differenziazione tra soggetti, cercando quindi di mettere in atto strategie per contrastare l’evoluzione della malattia.
Il team di ricercatori e medici con incontri via-web, hanno formato una fitta rete di scambio di informazioni, valutazione dei dati forniti dalla ricerca in tutto il mondo, superando i primi interventi operativi, ma senza nulla togliere alle attività assistenziali in cui molti dei partecipanti sono coinvolti. Le sofisticate metodologie già disponibili si sono integrate con le nuove apparecchiature, con l’acquisizione di test molecolari e sierologici validati in tempo record, la definizione di protocolli terapeutici, con raccolta di campioni necessari per acquisire preziose informazioni sulle alterazioni riscontrabili nel sangue, nei tessuti, nel polmone, nella milza e nei linfonodi da inserire, con quelle relative agli aspetti clinici ed epidemiologici dei pazienti, condivisi da tutti i ricercatori coinvolti.
Il team è composto da eccellenze provenienti da vari ambiti specialistici, come , immunologia, virologia, malattie infettive, medicina interna, rianimazione. Il professor Vincenzo Bronte è responsabile della linea immunologica. I responsabili delle altre linee di ricerca, che a loro volta coordinano i loro più stretti collaboratori, sono: la professoressa Evelina Tacconelli (Epidemiologia clinica), il professor Davide Gibellini (virologia), il professor Domenico Girelli (clinica e fattori prognostico-predittivi). Sono inoltre coinvolti per le loro competenze specialistiche i professori Claudio Lunardi, Ercole Concia, Marco Chilosi, Venerino Poletti, Claudio Doglioni e il dottor Massimo Valsecchi. Il coordinatore del team è il professor Giovanni Pizzolo.
G R
fonte: http://www.univrmagazine.it/2020/04/14/conoscerlo-per-sconfiggerlo-alleanza-contro-covid-19/