Terza ed ultima mappa ideata e prodotta dal Comune di Verona in occasione dell’80° anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal Fascismo.
A partire da gennaio, sui luoghi delle Memoria, sono già state presentate e diffuse le mappe “La Città delle Prigioni” e “La Città Ferita”.
L’ultimo viaggio storico promosso dall’Amministrazione scaligera Tommasi in occasione dell’80° anniversario della Liberazione è stato illustrato questa mattina dall’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffo con la presentazione itinerante della mappa “I luoghi della Resistenza. La Città Liberata”.
“Le mappe sono state l’occasione per raccontare la città attraverso nuovi punti di vista, mettendo in luce le vicende, i personaggi e i luoghi che hanno caratterizzato il biennio ’43-’45, nella Città delle Prigioni, la Città Ferita e la Città Liberata – delucida l’assessore Jacopo Buffolo –. Un altro strumento per conoscere la storia della città, attraversandola nell’anno dell’80° anniversario della Liberazione, anche grazie al contributo degli studenti dell’Educandato Statale agli Angeli e del Liceo Scipione Maffei di Verona, che su questo progetto hanno realizzato individuato i siti d’interesse e prodotto i contenuti digitali”.
Martedì 22 aprile, in occasione della presentazione dell’ultima mappa sui luoghi della liberazione, proposta in occasione del 25 aprile, l’assessore Jacopo Buffolo ha prescelto di percorrerne un breve tratto simbolico, partendo da Palazzo Barbieri, piazza Bra, per arrivare fino a Castelvecchio. Ad accompagnare l’assessore Buffolo, oltre al consigliere comunale Pietro Trincanato, perfino alcuni dei 16 studenti dell’Educandato Statale agli Angeli e del Liceo Scipione Maffei di Verona che hanno collaborato alla realizzazione della mappa.
La prima tappa ha portato il gruppo in piazza Bra al monumento dedicato al Partigiano, inaugurato nel 47 e realizzato dall’artista e partitino Mario Salazzari, scelto dall’Amministrazione come simbolo nel logo celebrativo dell’80° anniversario, proseguendo poi verso corso Porta Nuova all’ex palazzo dell’INA, che tra 1943 e il 1945 è stato quartier generale della polizia nazista.
Percorrendo via Roma in direzione Castelvecchio, il gruppo si è poi soffermato sotto i portici per osservare le scritte “RC” – Rifugi Civili, ancora visibili sulle facciate dei palazzi.
Si tratta di una delle sigle di riconoscimento dei rifugi antiaerei, che erano contrassegnati da due differenti simboli: una ‘R’ maiuscola su fondo bianco per i rifugi collettivi e, più in piccolo, le lettere maiuscole ‘RC’ in nero su sfondo rosso cupo per i rifugi casalinghi, di minor capienza.
Tappa conclusiva è stata Castelvecchio, dove i ragazzi e le ragazze sono stati accompagnati alla visita della mostra ‘Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943-1945’, in programma fino al 27 luglio.
La mappa, che mette in luce i luoghi e i personaggi che hanno segnato la resistenza veronese, è infatti il frutto di un progetto (PCTO) congiunto svolto dai due istituti scolastici in concomitanza con l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
Realizzata persino una versione digitale della mappa, inserita dall’Archivio generale del Comune di Verona sulla piattaforma IZI Travel, arricchita da didascalie e audioguide realizzate dagli studenti stessi e raggiungibile inquadrando il codice QR.
L C