Planetary Health Festival per stili di vita salutari nella società veronese

Il Comune di Verona si muoverà nei prossimi mesi per la sensibilizzazione a stili di vita salutari e benefici.

Il successo del Planetary Health Festival ha sottolineato maggiormente come il mondo scientifico, sanitario, medico, delle istituzioni e delle professioni sia sensibile alla salute dell’uomo, fisica, mentale e sociale, degli animali, dell’ambiente. Ma i cittadini lo sono altrettanto?

“Ci sono diversi livelli di informazione – chiarisce la consigliera comunale e componente del comitato scientifico del Festival Annamaria Molino – per cui, si, la popolazione è ormai a conoscenza dei fattori da eliminare o aggiungere per uno stile di vita che favorisca una vita sana. Ma tra questa conoscenza e il passaggio all’azione, il passo non è breve.

Per la prevenzione delle malattie e perciò per contare su una buona salute fisica e mentale è necessario adottare stili di vita corretti. Se riducessimo fumo, alcool e curassimo l’alimentazione e il movimento, ridurremmo del 40% le malattie croniche. Nei prossimi mesi, in collaborazione con l’assessorato alla Salute, organizzeremo una serie di eventi informativi per l’alfabetizzazione sanitaria, non limitandoci a dare l’informazione, ma fornendo strumenti culturali utili a adottare stili di vita sani. L’obiettivo della nostra Amministrazione è il miglioramento del ben-essere. Così nel 2024, avremo seminato molto e potremo organizzare un’edizione del Festival ancora più focalizzata sul tema della salute planetaria, coinvolgendo ancora di più la cittadinanza e le scuole. Le idee lanciare durante il Festival non rimarranno nel cassetto, ma le utilizzeremo per invadere e contaminare la città”.

Le risultanze più significative delle centinaia di interventi, di caratura perfino internazionale, organizzati durante il Festival, saranno raccolte in una brochure. Questo opuscolo sarà distribuito in modo diffuso poiché, “come Amministrazione, – ha detto infine Molino – crediamo nell’uguaglianza sociale, anche per la salute: tutti debbono avere parità di accesso alle informazioni”.

 

L C