Un nuovo albero per il quartiere di Ponte Crencano per celebrare i Quarant’anni del Gruppo Scout Verona 20
Il Gruppo AGESCI Verona 20, con sede nella parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, nel quartiere di Ponte Crencano, ha piantato un nuovo albero nel parco giochi di via Poerio.
La piantumazione è stata corredata da una piccola cerimonia organizzata con il contributo dei ragazzi del gruppo delle varie fasce d’età. I ragazzi del clan si sono occupati di scavare la buca per l’albero, i ragazzi del noviziato hanno preparato una capsula del tempo, sotterrata con le radici dell’albero, che contiene un messaggio per gli abitanti del futuro, gli esploratori hanno preparato la targa commemorativa con legno e pirografo, le guide hanno scritto alcune poesie, mentre i lupetti hanno letto alcune riflessioni sul valore di un albero a livello ecosistemico, naturalistico, comunitario e simbolico.
L’idea è nata qualche mese fa in Comunità Capi, come parte di una serie di iniziative che il gruppo scout ha previsto per il festeggiamento del Quarantennale del Gruppo Scout, nato nel 1982 per iniziativa di alcuni giovani capi insieme a Padre Leonardo Ciarlo, allora curato della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice.
“Ci siamo messi subito in contatto con la Presidente della Seconda Circoscrizione, Elisa Dalle Pezze, con cui già avevamo collaborato soprattutto in questi ultimi anni di pandemia, e siamo stati accompagnati nelle procedure di richiesta del permesso presso gli uffici comunali, nonché nel coinvolgimento di un vivaio per ottenere la pianta. Gli addetti comunali ci hanno proposto varie piante autoctone e abbiamo optato per un Tiglio”.
Perché proprio un albero?
– cresce lentamente. E’ ciò che lo scoutismo ha fatto, fa e continuerà a fare. Come associazione che si occupa delle giovani generazioni, seminiamo, attraverso esperienze di gioco, avventura e servizio, nella vita di tanti ragazzi e ragazze aiutandoli a diventare buoni cittadini e buoni cristiani: alberi in grado di servire la propria comunità.
– È un bene comune, un elemento fondamentale per la custodia della nostra Casa Comune: trasforma la CO2 in ossigeno, crea ombra, con le sue radici trattiene acqua e il terreno. La guida e lo scout “amano e rispettano la Natura”. Piantare un albero significa quindi coinvolgere i nostri ragazzi e ragazze in un’azione educativa di cura verso la comunità e il territorio, in linea con il nostro Progetto Educativo di Gruppo.
– E’ un patto intergenerazionale. Lo piantiamo noi, ma è un lascito per le future generazioni che vivranno il quartiere e che ne vedranno la crescita e l’evoluzione.
Come dice Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’: “Non tutti sono chiamati a lavorare in maniera diretta nella politica, ma in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune, difendendo l’ambiente naturale e urbano. Per esempio, si preoccupano di un luogo pubblico (un edificio, una fontana, un monumento abbandonato, un paesaggio, una piazza), per proteggere, risanare, migliorare o abbellire qualcosa che è di tutti. Intorno a loro si sviluppano o si recuperano legami e sorge un nuovo tessuto sociale locale. Così una comunità si libera dall’indifferenza consumistica. Questo vuol dire anche coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette.”
Elisa Dalle Pezze, Presidente Circoscrizione 2^: “Ringrazio gli scout per aver voluto condividere con la Circoscrizione e la cittadinanza questo traguardo importante: una chioma in più al parco giochi di via Poerio simboleggia la presenza radicata dello scoutismo nel nostro quartiere, un albero del quale i ragazzi e le ragazze si prenderanno cura testimoniando il valore del rispetto e della cura del bene comune”
G.R.