Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie a Verona

La Polo Fieristico Veronese rimane in stand by: sulla valorizzazione dell’area di proprietà
“Ex Macello” in Zai a Verona, ereditata dalla precedenti amministrazioni, il Comune esprime forti perplessità tenuto conto delle attuali esigenze di sviluppo della città e di Veronafiere
Va avanti la ricognizione periodica delle partecipazioni societarie del Comune di Verona, approvata venerdì 6 dicembre nella Giunta comunale con la delibera 126, e del relativo Piano di razionalizzazione 2024. La platea delle società di completa o parziale proprietà del Comune di Verona comprende 11 partecipate dirette (di cui 6 controllate) e 32 partecipate indirette (di cui 17 controllate).
Agsm Aim, anche se quotata, è considerata dal Comune scaligero fra le società controllate e perciò è mappata nel Piano di ricognizione insieme alle sue controllate. Naturalmente eventuali misure di razionalizzazione saranno obbligatoriamente condivise e fatte proprie dalla capogruppo Agsm Aim. Sarà mantenuta la partecipazione dell’albanese Eco Tirana Sh.A, la quale rientra nelle attività di riorganizzazione della business unit Ambiente della capogruppo Agsm Aim, nell’ottica di un contenimento delle spese.
Il provvedimento che sarà sottoposto ad approvazione del Consiglio Comunale accerta la prosecuzione delle operazioni di razionalizzazione delle partecipazioni ritenute non strategiche come la società di diritto sloveno Torretta Rijeka, liquidata e cancellata dal locale Registro delle Imprese lo scorso ottobre. Anche Agsm Holding Albania, società di diritto albanese, già in liquidazione, sarà cancellata non appena completati gli adempimenti di legge. Si prorarranno nel 2025 le procedure liquidatorie di Soenergy srl e Blueoil srl. Amiavr spa sarà invece oggetto di fusione inversa in Amia spa, presumibilmente entro i primi mesi del 2025.

In merito alla società partecipata direttamente dal Comune la spa Polo Fieristico Veronese, proprietaria dell’area “Ex Macello” che si trova in Zai, in viale dell’Industria, si sta valutando la prosecuzione o meno dell’attività poiché rispetta solo parzialmente i criteri richiesti dalla legge Madia sul mantenimento in essere delle partecipazioni. Inoltre vi sono alcune criticità ereditate dal passato sulla valorizzazione e recupero dell’area il cui progetto risale al 2006 ed è stato inserito nel Piano Urbanistico Attuativo che scadrà nel 2026. Si impone quindi un’attenta valutazione sul da farsi allorché le due possibili alternative, ipotizzate dalle precedenti amministrazioni, un mix di commerciale e direzionale oppure l’accoglimento di una grande struttura di vendita, non sono compatibili con la compresenza importante di volumi commerciali nel territorio di Verona Sud.

 

L C