Quindici ciclisti veronesi sono arrivati a in Piazza San Pietro a Roma dopo aver percorso più di 600 chilometri sulla Via del Dono. Dopo la prima esperienza dello scorso anno che li ha portati ad Assisi, il gruppo ciclistico ASD Mario Conti di San Giovanni Lupatoto ha intrapreso un nuovo pellegrinaggio ciclistico allo scopo della solidarietà.
Quest’anno l’iniziativa Via del Dono si è impegnata per raggiungere due importanti obiettivi arricchendosi della collaborazione di Fondazione della Comunità Veronese, l’ente filantropico impegnato dal 2010 a promuovere la cultura del dono, per supportare progetti di solidarietà per Verona e il suo territorio. “Fondazione della Comunità Veronese si pone da sempre al servizio di quanti desiderano contribuire al bene comune, realizzando opere di solidarietà sociale – spiega il presidente Giovanni Mantovani – perciò abbiamo aderito a Via Del Dono per contribuire alla raccolta fondi e per mettere il progetto a disposizione di persone, imprese e enti del terzo settore, che desiderano offrire il proprio contributo, mossi dai principi della generosità e della gratuità”.
Il primo obiettivo è stato quello di raccogliere fondi per il progetto “Di bellezza si vive” della Fondazione Più di un Sogno che prevede l’abbellimento degli appartamenti presso cui 60 giovani e adulti con disabilità intellettiva trascorrono regolarmente parte del loro tempo, vivendo l’esperienza dell’autonomia abitativa. Obiettivo raggiunto e superato con più di 16.000 euro raccolti grazie a più di 200 donatori. “Via del Dono è un modo per raccontare e sollecitare l’impegno a favore di cittadini più fragili e bisognosi di comunità accoglienti e solidali. Il concetto del Dono e del Donarsi merita di essere diffuso per questo motivo abbiamo pensato di farlo attraverso lo sport, con la nostra passione per la bici, impegnandoci per fare meglio ciò che ci piace ma aggiungendo alle nostre divertenti fatiche un messaggio forte a favore del Dono – afferma il socio fondatore di Fondazione Più di un Sogno Marco Ottocento. Il progetto Di Bellezza si Vive ha un titolo evocativo: spesso bellezza e disabilità sono due ambiti che nel comune sentire non si incontrano mai. Educare alla bellezza diventa un’azione fondamentale per consentire la progressiva autodeterminazione della persona nel contesto in cui vive. Troppo spesso, infatti, ambienti dedicati a persone con disabilità sono più simili a spazi sanitari asettici, non personalizzati da chi li abita, quindi privi di vitalità e bellezza. Attraverso la bellezza possiamo mettere in atto un pensiero nuovo per la disabilità e attraverso il ciclismo mettiamo in circolo la metafora della vita: chi ne ha di più tira il gruppo, chi ne ha di meno può restare incollato alla ruota con meno fatica, darsi il cambio diventa naturale, come nella vita risulta chiaro che assieme si può vivere meglio, faticare meno ed essere davvero comunità”.
Il secondo obiettivo raggiunto è quello raccogliere almeno dieci nuove adesioni al dono del sangue, traguardo superato con 11 nuovi donatori di sangue. “ASFA, Fondazione Più di un Sogno e ASD Mario Conti già da tempo sono legati dal tema del Dono. Personalmente, ho partecipato a Via Del Dono come ciclista e come donatore di sangue perché è un modo per mettersi in gioco in prima persona e coinvolgere anche le nostre relazioni personali in questo legame forte – dice il Presidente di ASFA Alessandro Toaiari. Il Dono rende chi lo fa e chi lo riceve più felice ed è un ingrediente necessario per rendere più umana la nostra società e diventare donatore di sangue è un modo ideale con cui ognuno di noi può migliorare il mondo in cui vive”.
Da parte di Fondazione Più di un Sogno, ASFA – Associazione donatori di sangue San Francesco D’Assisi, Fondazione della Comunità Scaligera un caloroso ringraziamento ai ciclisti dell’ASD Mario Conti e a tutti i donatori, veronesi e non solo, che hanno dato il loro contributo per il successo della seconda edizione di Via Del Dono.
Il futuro lo fai tu, con le tue mani, con il tuo cuore, con il tuo amore, con le tue passioni, con i tuoi sogni. Con gli altri. (Papa Francesco)
L C