Non solo “Magazzini della cultura” ma anche altro a Forte Santa Caterina.
La struttura, del Forte Santa Caterina sarà interessata da un ampio progetto di sistemazione, in grado di risanarla e di renderla fruibile al turismo.
ci saranno i ‘Magazzini della Cultura’, stanze in cui si potrà ammirare a rotazione tutto il patrimonio artistico dei musei cittadini.
Lo spazio a verde presente nell’area giocherà un ruolo da protagonista, ben 8 ettari di parco urbano aperto a tutti, fruibile dai quartieri limitrofi attraverso un sistema di percorsi ciclopedonali e che faranno da cerniera tra i Magazzini della Cultura e il Forte vero e proprio, che sarà anch’esso riqualificato e valorizzato.
Qui troveranno posto anche le imponenti scenografie di Fondazione Arena, attualmente conservate in altri magazzini, e buona parte degli archivi degli uffici comunali, dai faldoni degli Affari generali alle pratiche dell’Edilizia privata.
Il progetto non prevede nessun consumo di nuovo suolo.
I Magazzini della Cultura troveranno spazio in un edificio a forma di L, una sorta di bastione a protezione del Forte, che verrà realizzato dalla demolizione delle palazzine militare oggi degradate e inutilizzate e andrà a coprire la stessa quota di superficie, circa 16 mila metri quadrati.
Si alzerà su tre piani, il primo dei quali con altezze fino a 9 metri, in grado di ospitare le scenografie areniane.
Il secondo e il terzo piano saranno invece dedicati ai depositi dei musei civici e alle loro nuove funzioni.
Sul tetto, che sarà a pannelli fotovoltaici, ci sarà spazio per una grande terrazza, in cui perdere lo sguardo verso la skyline della città storica.
Come ha detto l’assessore Segala:
“L’obiettivo è riqualificare l’intero ex complesso militare e metterlo di nuovo a disposizione della città con due obiettivi . Il primo è rivitalizzare la zona e il secondo creare motivi di fruizione non solo per chi ci abita. Per ciò abbiamo individuato per questi spazi, fino ad oggi poco noti e poco utilizzati, nuove destinazioni d’uso. Abbiamo chiesto all’Università di Padova di mettere nero su bianco le linee guida fornite dall’Amministrazione. Le soluzioni prospettate tengono conto di una serie di elementi, tra cui l’invidiabile posizione dell’area a ridosso dell’Adige e inserita in un contesto di pregio ambientale quale il parco dell’Adige Sud. Anche in questo caso non verrà consumato nuovo suolo, valuteremo più avanti quale tipo di alloggi prevedere, di certo qui la presenza di abitazioni non può che giovare al contesto dell’area”.
Mentre la Briani:
“Siamo di fronte ad un totale cambio di passo -, in linea con la visione complessiva dell’Amministrazione, con il centro culturale cittadino che si allarga oltre l’ansa dell’Adige ed esce dalla sue mura. Non a caso il progetto ‘Magazzini della cultura’ è stato il progetto bandiera del dossier Capitale Cultura., che stiamo portando avanti. Per i musei civici questo progetto significa dare vita a nuove forme di dialogo con i visitatori. Ma soprattutto vuol dire poter esporre tutto lo straordinario patrimonio di opere conservate nei diversi musei cittadini, una ricchezza inespressa che potrà essere conosciuta nella sua totalità. Una nuova modalità di fare esposizione, grazie a servizi aggiuntivi che faranno dei Magazzini della Cultura un luogo vivo, partecipato e in continua evoluzione. Molta attenzione sarà data ai giovani e agli studenti, con sale per ricerche, aule didattiche e workshop”.
In rappresentanza del pool universitario, ha parlato il prof. Stendardo.
“Abbiamo colto con favore ed entusiasmo la proposta di collaborazione del Comune. L’area oggetto di studio ha tutte le caratteristiche per diventare un centro attrattivo di grande livello, dotato di servizi e standard di qualità. La vision del Masterplan ha come cardini il grande parco urbano di Santa Caterina, che sarà connesso alla cintura dei grandi parchi cittadini, e il Magazzino della Cultura veronese, strutturato per diventare un luogo con grandi potenzialità. Non mancano gli elementi di sostenibilità ambientale, tra cui le coperture con pannelli solari, che renderanno gli edifici autonomi dal punto di vista energetico”.
G R