L’esposizione, realizzata in concomitanza con la mostra , ‘Carlo Scarpa Vetri e disegni 1925-1931’, in corso al Museo di Castelvecchio, è un’occasione per vedere dal vivo i parallelismi che intercorrono fra le opere dell’architetto veneziano e gli antichi vasi.
Vasi, anfore e piccoli contenitori di epoca romana, dalle forme e dai colori variegati. E’ così che si presenta al pubblico la mostra ‘Il Fascino dei vetri romani’ allestita al Museo Archeologico al Teatro Romano, fino a settembre 2020, con gli oggetti presenti nei depositi del museo.
Le particolarità dell’esposizione sono state illustrate , al Museo Archeologico, dall’assessore alla Cultura Francesca Briani e dal direttore dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi.
“Un’interessante opportunità per ammirare e conoscere, in due mostre differenti, i tanti parallelismi che legano questi diversi periodi storici e la rispettiva produzione vetraria , sottolinea l’assessore Briani . I vetri antichi, e romani in particolare, hanno sempre suscitato grande interesse, per l’eleganza e la funzionalità delle forme e per la valenza estetica delle colorazioni. Gli oggetti esposti, in parte provenienti dal territorio, in parte appartenenti a raccolte confluite nel museo, sono presentati al pubblico nei rinnovati spazi dell’Archeologico, in una esposizione che va ad integrare la collezione degli oggetti romani in vetro presenti nell’allestimento permanente del museo”.
“Il fascino dei vetri romani , spiega la direttrice Rossi , è il ventesimo appuntamento di una serie di esposizioni temporanee realizzate, a partire dal 1998, con i materiali appartenenti alle collezioni restaurate del Museo. L’esposizione presenta le molteplici funzioni dei piccoli e grandi contenitori in vetro, utilizzati dai romani come recipienti per balsami e profumi, vasi per alimenti liquidi e solidi, ma anche contenitori per le ossa cremate dei defunti e oggetti di ornamento. Una sezione è poi dedicata agli oggetti scoperti in una necropoli romana scavata a Raldon, nel Comune di San Giovanni Lupatoto, nel Settecento, e un’altra ai vetri di pregio prodotti e usati a Roma in ambito cristiano”.
La mostra, sarà visibile al pubblico fino a settembre 2020, è a cura di Margherita Bolla è promossa dal Comune di Verona , Assessorato alla Cultura , Direzione Musei civici.
L’esposizione , a cura di Margherita Bolla è promossa dal Comune di Verona , Assessorato alla Cultura e Direzione Musei civici , è visitabile con il biglietto d’ingresso al museo.
Per tutto il periodo di esposizione saranno organizzate visite guidate gratuite (ingresso al museo è a pagamento) , e fino a maggio, ogni prima domenica del mese la tariffa unica sarà di 1 euro.
Informazioni sul sito del Museo Archeologico:
tel: 045 8000360.
Per prenotare le visite guidate contattare la Segreteria didattica del Comune di Verona, al numero 045 8036353 – 597140, dal lunedì al venerdì, 9 – 13 e 14 – 16, sabato 9 – 13
mail :[email protected]