Medici Senza Frontiere di Verona pubblica il rapporto “Sopravvivere alla tortura” sul progetto per persone migranti e rifugiate sopravvissute a tortura gestito a Palermo in concomitanza con l’Università degli Studi di Palermo e il Policlinico “Paolo Giaccone”. Il rapporto viene presentato in occasione del convegno internazionale “Sopravvivere alla tortura. Modelli di cura e prevenzione: sfide, buone pratiche e prospettive di lavoro”, sviluppatosi mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre all’Orto botanico di Palermo. “I nostri pazienti si riappropriano della loro vita e identità attraverso un percorso di cura personalizzato e interdisciplinare, che tiene in considerazione lo stato di salute fisica e mentale del paziente ma anche il contesto ambientale e sociale in cui vive” delucida la psicologa del progetto di MSF di Palermo Carmela Virga. Fra i pazienti presi in considerazione dal progetto quest’anno, il 61% ha riferito di essere stato torturato in Libia. Il principale luogo dove sono avvenute le varie torture sono le strutture detentive e il 20% dei pazienti ha riferito di aver subito torture sessuali. L C |