L’associazione Centro di Educazione Artistica “Ugo Zannoni” porta fra gli studenti un opera del giovanissimo Mozart

Mozart aveva più o meno la loro età quando compose il breve trio per archi “Piccolissima Serenata Notturna”, che mercoledì 9 ottobre hanno potuto ascoltare in una delle prime esibizioni in Italia, mai avvenuta in tempi moderni.

I fortunati uditori sono stati i bambini dell’IC 11 di Borgo Roma, grazie all’iniziativa C.E.A. Verona, Centro di Educazione Artistica “Ugo Zannoni”, associazione che si occupa di educazione musicale e artistica in generale, ha perciò pensato di organizzare la prima esecuzione a Verona di questa opera e una delle primissime in Italia, proprio in virtù della giovanissima età di Mozart all’epoca della composizione.

La scelta di coinvolgere i bambini della primaria di Borgo Roma non è casuale, come spiega l’assessora alle Politiche educative e presidente del C.E.A. Elisa La Paglia: “Si tratta di un’azione che si inserisce all’interno del Progetto Vivaldi nato lo scorso anno – afferma l’Assessora di Verona La Paglia -, con cui abbiamo portato a 25 bambini lezioni di violino gratuitamente, come progetto pilota presso l’IC 11. La prima esecuzione di questo lavoro di Mozart è per noi l’occasione di presentare la continuazione del Progetto Vivaldi anche per il nuovo anno scolastico, grazie al finanziamento del Comune di Verona e della Fondazione Cattolica. L’iniziativa è stata proposta anche negli spazi della Società Letteraria, che ringraziamo per l’ospitalità, con un momento aperto al pubblico”.

Il progetto Vivaldi è un’importante innovazione nel panorama nazionale italiano e punta sull’insegnamento del violino e del violoncello ai bambini di 9 e 10 anni, come prevenzione della dispersione scolastica e lotta alla povertà educativa. Ai bambini infatti verrà prestato uno strumento e ricevono lezioni gratuite grazie a un innovativo modello organizzativo.

Si tratta di un tipo di progetto che ha trovato applicazione in molti contesti europei e che mette la musica e l’aspetto della socialità nel suonare insieme al centro del progetto pedagogico.

L’eccezionale evento di questa prima esecuzione di un lavoro di Mozart bambino diventa l’occasione per presentare un progetto in cui la grande tradizione musicale del passato viene messa a servizio del benessere delle nuove generazioni e della comunità in cui vivono, in un dialogo ideale tra mondi lontani eppure molto vicini.

Oltretutto sia la figura di Mozart che quella di Vivaldi sono in particolar modo legate a Verona dalla loro biografia; Mozart compì importanti visite in città giovanissimo e Vivaldi lavorò a lungo presso il teatro della città scaligera.

L’esibizione è stata poi replicata in serata alla Società Letteraria con un momento aperto al pubblico, arricchito dall’intervento di introduzione del musicologo Marco Matersassi.

L C