La Verona che verrà: i numerosi cantieri che partiranno a breve cambieranno la visione della città.

La Verona che verrà: i numerosi cantieri che partiranno a breve cambieranno la visione della città.

 Il dinamismo urbanistico di Verona trova ampio spazio  nell’ultimo trimestrale,  quello che chiude il 2020, dell’Ordine degli Architetti. Con piantine, disegni e scenari futuri che delineano una città in evoluzione.

Alcuni dei progetti e cantieri:

  • Adige Docks a Porto San Pancrazio, all’interno degli ex Magazzini ferroviari di Verona est
  •  Palazzo Bocca Trezza, il cui restauro è ormai prossimo
  •  il nuovo parco Passalacqua e il recupero del silos di Levante nell’area Santa Marta, interventi che rientrano nel Bando delle Periferie
  • rimodellamento del casello autostradale, un nuovo snodo viario che avrà un ruolo di scambiatore intermodale

Sono solo alcuni dei numerosi progetti e cantieri che partiranno a breve e che cambieranno la visione di Verona.

Contribuirà a ciò anche la Variante 29, il documento urbanistico che renderà possibile la rigenerazione e riqualificazione di tutte le aree degradate e abbandonate, senza nuovo consumo di suolo.

Soddisfatta l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala:

“Ringrazio l’Ordine degli architetti perché una bella valorizzazione del nostro lavoro. Da decenni non si vedevano così tanti progetti di rigenerazione della città e questa pubblicazione ne è la testimonianza. Ci sono tante proposte per far ripartire l’urbanistica che si stanno concretizzando. A breve vedremo i primi cantieri e nel 2022 prenderanno il via i lavori per il recupero dei ‘vuoti’ cittadini, tutti quegli spazi che verranno completamente riqualificati grazie alle numerose proposte arrivate nell’ambito della Variante 29. C’è tanta partecipazione da parte di tutti, è un segnale positivo. Abbiamo riacceso un motore spento e riavviato il dinamismo progettuale, riscoprendo una Verona propositiva, soprattutto dal punto di vista innovativo e sostenibile”.

G.R.