Verona Sociale

La stanza multisensoriale snoezelen nella scuola primaria Lenotti

Un ambiente appunto multisensoriale progettato per stimolare completamente i cinque sensi. Dall’olfatto, con l’aromaterapia, all’udito con una musica coinvolgente, al tatto con materiali morbidi e poltrone che avvolgono. Le luci soffuse e colorate creano un’atmosfera accogliente e serena. La stanza “snoezelen” integra stimoli visivi, uditivi, olfattivi e tattili in un’unica esperienza.

La prima stanza di questo tipo è stata inaugurata venerdì 28 febbraio nella scuola primaria Lenotti delle Golosine dal dirigente scolastico provinciale Sebastian Amelio, dall’assessora alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia e dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo 12 Maria Mugnolo.

“Mi sento di ringraziare le insegnanti, i genitori e la dirigente – ha evidenziato La Paglia – per tre anni di impegno e di intensa formazione. Il miglior modo di utilizzare la tecnologia a scuola è quello di impiegarla per amplificare i Cinque Sensi per il benessere degli studenti e delle studentesse. E’ anche un efficace sistema di ampliare l’offerta didattica nonché un ottimo utilizzo dei fondi pubblici Pnrr”.

Il termine “snoezelen” deriva da due parole olandesi che significano “svago” e “rilassamento”. È nata nei Paesi Bassi come innovazione per il benessere psicofisico. Supporta il benessere di persone di tutte le età, soprattutto di quelle con disabilità. L’esperienza multisensoriale favorisce il miglioramento delle capacità cognitive e aiuta a stimolare la comunicazione e l’interazione sociale.

“Si tratta di un’iniziativa che impreziosisce tutto il sistema scolastico veronese, – ha aggiunto Amelio – poiché lega un tema fondamentale quale quello del benessere al progredire della ricerca scientifica che ha dimostrato che ambienti di apprendimento ispirati a questo metodo sono funzionali a potenziare le relazioni. Il benessere dovrebbe essere la parola d’ordine che guida le scuole nella loro attività. Non a caso è un principio ispiratore del Patto educativo di Comunità che da due anni abbiamo siglato con l’Amministrazione comunale, la Prefettura e la Diocesi scaligera”.

Tutta la comunità educante, non solo i docenti, – ha concluso Mugnolo – ha accolto con entusiasmo questo progetto. Il sistema scolastico, i genitori, la comunità in generale constata tutti i giorni numerose fragilità tra gli studenti. Un dato che aumenta in modo esponenziale come segnalano Eurispes e Unicef. La stanza è nata originariamente per accogliere bimbi con disabilità ma è un ambiente che offre benessere a chiunque: ai nostri ai nostri alunni, ma anche agli adulti, docenti inclusi”.

La stanza “snoezelen” è utilizzata prettamente in contesti terapeutici e riabilitativi. È un luogo dove il relax si unisce al divertimento e all’esplorazione sensoriale. L’obiettivo principale è quello di ridurre lo stress e l’ansia dei partecipanti. Le esperienze sono personalizzabili in base alle esigenze individuali.

L C

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