La Presidente e Fondatrice dell’Alleanza delle Donne Tessitrici di Vita Fatima Muriel Silva a Verona

Fatima Muriel Silva, Presidente e Fondatrice dell’Alleanza delle Donne Tessitrici di Vita (Alianza tejedoras de vida del Putumayo) in questi giorni a Verona per partecipare venerdì 4 ottobre alla celebrazione dei 20 anni della Casa di Ramia, ha colto l’occasione persino per incontrare il sindaco scaligero Damiano Tommasi in sala Arazzi alla presenza del consigliere con delega alla cooperazione internazionale Francesco Fasoli e i rappresentanti dell’associazione  APS il Carpino e COSPE promotrici di progetto di collaborazione che vede coinvolti gli studenti veronesi insieme agli studenti Cofan dell’Amazzonia colombiana per lo scambio di conoscenze del proprio patrimonio botanico.

Fatima è un’insegnante, specialista in gestione culturale e di genere, ma anche una leader internazionalmente riconosciuta in difesa dei diritti delle donne in una delle regioni più colpite dal conflitto armato in Colombia, il Putumayo. Vittima lei stessa del conflitto armato – ha perso due fratelli e vissuto il sequestro del marito- è stata costretta ad allontanarsi con la famiglia. Ha fondato l’Alleanza delle Donne Tessitrici di Vita, un’associazione composta da gruppi di donne che promuovono azioni di advocacy per la tutela dell’acqua e dell’Amazzonia ma nel contempo impegnate anche nel recupero dei giovani reclutati dai gruppi militari e paramilitari e a difendere i diritti delle donne violentate e minacciate.

Fatima Muriel Silva, conversando nella sua lingua con il primo cittadino di Verona che conosce bene lo spagnolo, ha raccontato l’importanza della difesa della foresta amazzonica, per la tutela dell’intero pianeta. E Damiano Tommasi ha sottolineato che proprio in questi giorni si sta tenendo a Verona, supportato da un comitato scientifico di levatura internazionale, un Festival sulla salute vista anche da punto di vista ambientale e sociale con l’obiettivo di riflettere su temi che non riguardano solo il locale e che tengono conto dell’importanza della rete di relazioni per “uscire” poi con azioni concrete.

Il consigliere Fasoli ha rimarcato l’importanza di questi incontri per far sviluppare soprattutto tra i giovani una visione globale del mondo, spesso chiusa all’interno di logiche occidentali; la salvaguardia dell’ambiente e l’intreccio di relazioni con visioni “altre” valorizzano la cooperazione allo sviluppo veronese.  Flavio Coatto, dell’associazione IL Carpino ha spiegato che da quattro anni l’APS Il Carpino e il COSPE stanno favorendo la collaborazione fra gli studenti Veronesi e gli studenti Cofàn dell’Amazzonia colombiana attraverso un gemellaggio sottoscritto con i Dirigenti dell’Istituto Ferraris Fermi e Galileo Galilei. Gli studenti dei due Istituti si sono impegnati in ricerche naturalistiche sulla val Borago – anche con l’ausilio del dottor Roberto Zorzin del Museo di Storia Naturale- creando un sito dedicato e scambiandosi le conoscenze con gli studenti Cofàn di pari età.

All’iniziativa hanno successivamente aderito una quinta della scuola elementare Pisano di Avesa e una della scuola Rosani di Ponte Crencano che hanno dato vita ad uno scambio di lettere, filmati, disegni di animali e piante, storie e leggende con i ragazzi delle elementari della Riserva Ukumari Kankhe colombiana davvero ricco ed emozionante, il tutto raccolto in un “Quaderno didattico”.

E l’anno scolastico 2023/24 è stato dedicato allo studio delle piante aromatiche, officinali e cerimoniali a Verona ed in Amazzonia. Sono state coinvolte 3 classi del liceo Galilei, 3 del Ferraris Fermi, che hanno approfondito alcune piante secondo la specificità del diverso percorso di studio, e 3 classi delle scuole medie di Montorio. Parallelamente gli amici Cofàn hanno prodotto delle schede botaniche su alcune loro piante curative e cerimoniali. I risultati di grande interesse verranno presentati in un convegno che si tiene oggi al Polo Zanotto.

L C