La danza tornerà al Teatro Romano con “Bayadere – Il regno delle ombre”.
Il prossimo 5 agosto, sul palcoscenico del Teatro Romano, 12 danzatori del Nuovo Balletto di Toscana, diretti da Cristina Bozzolini, porteranno in scena una versione contemporanea della ‘Bayadere – Il regno delle ombre’.
Apriranno così la sezione danza del 73° Festival, rassegna organizzata dal Comune di Verona.
Come spiega il coreografo Michele Di Stefano:
“Bayadere , è un balletto intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica che nell’estetica dell’insieme. Nella tradizione la sua scena più celebre, ‘Il regno delle ombre’, si presenta borderline al limite tra il reale e l’aldilà. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo ‘regno delle ombre’ così carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo. Infatti fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie. Tutto in uno spazio che non è più soltanto un aldilà ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione”.
L’assessore alla Cultura Francesca Briani afferma:
“Dopo la stagione 2020, segnata dalle forti restrizioni antiCovid, inserire nel cartellone estivo spettacoli che vanno nella direzione della normalità vuole essere un segno di speranza . Ovviamente staremo alle disposizioni, per cui oggi è ancora difficile dare i dettagli di una programmazione che rischia di subire i cambiamenti dettati dall’andamento della pandemia. Ma vogliamo essere pronti per offrire alla città il meglio di quello che potrà essere messo in scena”.
Conclude il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini :
“Il settore degli spettacoli dal vivo freme per tornare sul palcoscenico, dopo un anno estremamente difficile. Vogliamo che proprio da Verona si riaccendano i riflettori del teatro, della musica e della danza. L’anno scorso abbiamo proposto tutti assoli o coreografie con un numero limitato di ballerini. Quest’anno speriamo davvero di riportare al Romano le grandi compagnie nazionali. La programmazione c’è, ora l’auspicio è che la pandemia ci permetta la messa in scena”.
G.R.