Prosegue la campagna di sensibilizzazione sulla sofferenza mentale dell’Associazione Self Help San Giacomo che mercoledi 19 aprile ore 20:30 in concomitanza con la 2° Circoscrizione del Comune di Verona, farà tappa nella Sala Civica Polifunzionale in via Quinzano 24 con la presentazione del libro “Self Help, l’Utopia dei Matti – da Invisibili a Cittadini” a cura del dottor Paolo Vanzini.
Il continuo e progressivo aumento delle persone colpite da sofferenza mentale, in particolar modo nelle fasce adolescenziali e giovanili, richiede un cambio radicale di culture e pratiche professionali ancora ancorate ad una visione manicomiale di questo problema. Occorre uscire dai vari tecnicismi burocratico-istituzionali per rivalorizzare la soggettività della Persona e ritrovare il contatto con le radici umane e le relazionali della sofferenza mentale.
Questo sopracitato è il messaggio che l’Associazione Self Help San Giacomo vuole portare con la presentazione del libro che narra le storie di quanti, nei primi anni ‘90, assieme allo psichiatra Paolo Vanzini hanno dato vita alla Associazione trasformando la loro condizione di pazienti psichiatrici in quella di cittadini volontari. Il racconto mette in luce i lati più struggenti, fragili ed insieme forti di un altro pezzo di umanità fatto di persone “invisibili e inaffidabili” al punto da essere chiamati “matti o folli o, peggio, malati mentali” ma invece capaci di diventare un Popolo che riemerge dai margini della società e si incammina a diventare il Popolo dell’Utopia, uomini e donne le quali hanno tanto da dire e soprattutto da donare. Nel corso della serata, condotta da Ernesto Guerriero, il dialogo con l’autore si intreccerà al dialogo con il pubblico e alle canzoni di Silvana Berti la Cantastorie del Self Help. La partecipazione è a ingresso completamente libero.
La Presidente 2° Circoscrizione di Verona Elisa Dalle Pezze assieme al Coordinatore Commissione Politiche Sociali e Sanitarie evidenziano: “Questo è il primo di una serie di iniziative che come Circoscrizione intendiamo organizzare con l’Associazione Self Help ritenendo importante portare anche nei quartieri questi temi. Informare ed educare sono le vie principali per sensibilizzare riguardo la salute mentale; dall’altro per offrire spunti di riflessione per una comunità in cui tutte le persone possano autorealizzarsi in cui le diversità sono stimolo e base della convivenza stessa”
L C