L’associazione sportiva che da sempre coniuga il basket al sociale ha proposto in Gran Guardia, l’evento “Buster Basket 1969-2019, giovani da 50 anni”.E’ stata una serata aperta a tutti durante la quale sono stati ripercorsi e ricordati 5 decenni di storia, 3 generazioni, oltre 30 mila ragazzi coinvolti ,riunendo anche nomi e volti di sportivi e atleti, che saliranno sul palcoscenico.
Un’occasione per rilanciare e presentare anche le nuove iniziative dell’associazione, un mix tra sport, integrazione e attenzione ambientale:
“Canestro sospeso”, realizzata con il supporto del Comune e di Agsm. I servizi sociali comunali segnalano alla Buster Basket i nominativi di ragazzi con diverse difficoltà da coinvolgere nello sport, la società li accoglie e li inserisce in squadra, Agsm sostiene le spese della palestra. Una rete che ha già permesso ad una cinquantina tra bambini e giovani di partecipare alle attività.
“Differenzia-Ti”, attraverso il gioco si sensibilizzano gli studenti a rispettare l’ambiente e a differenziare in maniera corretta i rifiuti. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con Amia e prevede anche il riutilizzo e il riuso di vecchi palloni da basket non più adatti al gioco. In tutto fino ad oggi sono stati coinvolti 10 mila bambini.
“Ability”, realizzata in collaborazione con l’associazione Continuando e la Fondazione Cattolica, per portare in palestra ragazzi con disabilità intellettiva che vengono fatti giocare assieme al settore giovanile della Buster Busket. Un progetto per utilizzare lo sport come strumento per conoscere e rispettare la disabilità.
I tre progetti sono stati presentati in sala Arazzi dagli assessori ai Servizi sociali Stefano Bertacco e allo Sport Filippo Rando. Erano presenti il presidente di Buster Busket Sandro Bordato, il direttore Nicoletta Caselin e il dirigente Gabriele Zuccher, oltre al presidente di Amia Bruno Tacchella e al rappresentante di Agsm Beppe Giuliano.
“Il cinquantesimo è un compleanno davvero importante – ha detto Bertacco -, a maggior ragione per questa associazione che è cresciuta negli anni interpretando lo sport con una funzione sociale. E attivando importanti collaborazioni con le istituzioni e le realtà del territorio. Il basket diventa così strumento per conoscere e rispettare la diversità e la disabilità”.
“Una storia fatta di sport ma anche di grande sensibilità – ha spiegato Rando -, che l’associazione sportiva Buster Busket ha portato avanti per mezzo secolo, 365 giorni l’anno. A loro va il merito di aver dato la possibilità a migliaia di ragazzi di giocare e praticare sport in luoghi sicuri e protetti, integrandosi al meglio con i coetanei”.
“Saranno circa una trentina le scuole dove sarà distribuito materiale informativo, gadget e dove si svolgeranno lezioni di basket, con la presenza di personale di Amia – ha concluso Tacchella -. L’obiettivo è quello di formare gli alunni in maniera simpatica e divertente, insegnando loro a distinguere i vari materiali e a differenziarli correttamente”.