Buongiorno, dott.ssa DANIELA da quando la vostra associazione è operativa?
R: La nostra Associazione è stata aperta nel 2013 da me e da altre due psicologhe che hanno creduto nel mio progetto e direi anche nel mio “sogno”. Ci siamo formate a Pavia all’Università , laboratorio unico in Italia, sulla Plusdotazione e poi abbiamo accolto le richieste delle famiglie che avevano un figlio con delle caratteristiche particolari che non sapevano ben definire , le quali leggendo un po’ su Internet e vedendo dei video si sono rese conto che il loro bambino, aveva una grande curiosità, la capacità di leggere già ha tre anni, tanta voglia di sapere delle cose del mondo che lo circondva e della morte, una grande sensibilità rispetto ai suoi coetanei, la voglia di stare con bambini più grandi o con adulti, trovando difficoltà a relazionarsi o a giocare con i bambini della sua età proprio come i bambini dei filmati. Così hanno deciso di contattarci.
Cosa vi ha spinto a creare questa associazione?
R: Perché da quando ho iniziato la mia professione (1981) incontrando molti giovani con difficoltà comunicative e relazionali, ma con ottimi risultati nelle abilità cognitive, supportandoli in terapia in modo strategico, uscivano fuori dal loro guscio riuscendo a intraprendere delle carriere bellissime. A quel punto mi sono chiesta se era possibile fare prevenzione aiutando le famiglie con bambini plusdotatigià già in età prescolare, in modo da non dover affrontare il problema quando le difficoltà sarebbero state più gravi, attuando percorsi mirati alle loro capacità rendendoli più felici e sicuri di se stessi. Così tutte e tre noi psicologhe siamo partite con tanto coraggio, anche se chi stava fuori non ci capiva: ancora non si parlava di bambini plusdotati come oggi.
Quali iniziative state portando avanti e quali prevedete per il futuro?
R: Attualmente continuiamo ad accogliere le famiglie che vengono da tutto il nord Italia per fare la valutazione sulla plusdotazione . In quella giornata si parla molto con loro di tutto quello che hanno e stanno vivendo col loro figlio/a a casa come a scuola e con la società. Facciamo tutti i test. Si fanno considerazioni, suggerimenti su come proseguire nelle prossime settimane fino a quando ritorneranno per prendere la valutazione. Non sempre il minore risulta plusdotato ma comunque si vedono le sue abilità e cosa fare per aiutarlo a vivere meglio e la famiglia ne esce più tranquilla tanto da rimanere in contatto con noi via mail o rivedendoci. Un altro obiettivo al quale ci teniamo particolarmente è l’informazione sul territorio e la formazione di insegnanti su come affrontare al meglio gli alunni plusdotati quando sono a scuola.
Quali sono i vostri obiettivi?
R:Ci piacerebbe creare una scuola pilota a Legnago dove la didattica sulla Plusdotazione fa dà apripista anche per gli altri alunni che non sono plusdotati . Poi scrivere un libro su ciò che abbiamo fatto. Un opuscolo dal titolo T.I.P.S.(Talento, Intelligenza, Plusdotazione, Supporto) lo abbiamo già scritto per i genitori e per chi si vuole avvicinare a questo mondo . Chi desidera può comprarlo collegandosi al nostro sito: www.associazionefarfalle.it
Con le altre associazioni riuscite ad essere in sinergia?
R: Con alcune ci sentiamo per fare qualche progetto sulla musica e sulla danza come è successo negli anni scorsi . Vedremo se nel 2020 riusciremo a fare altre belle iniziative .
Vuole dichiarare qualcosa ai nostri lettori?
R: Di essere sempre curiosi, di leggere molto e cercare di divertirsi con piccole cose. Ogni bambino nasce con un talento e chi crede di non averlo mai avuto si sbaglia. Chi lo desidera può venire a trovarci nella nostra sede di Legnago(VR) in via PADANA INFERIORE OVEST 56 , aperta dalle 10.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì.
La ringrazio per la disponibilità.
G R