Intervista a Stefano Modena, Presidente associazione Compagnia Gino Franzi.

Stefano Modena con Giordano Bruno Guerri Presidente del Vittoriale e Piero Luxardo responsabile dell’omonima ditta in occasione dello spettacolo Sangue Morlacco, l’ultimo volo di Gabriele D’Annunzio, rappresentato anche al Vittoriale degli Italiani.

Buongiorno sig. Stefano da quando la vostra associazione è operativa e cosa vi ha spinto a crearla?

R: Siamo operativi dal 2003 e si può dire che, come accade spesso per molte cose importanti della nostra vita, tutto è iniziato per caso e per gioco, riproducendo con un amico pianista delle melodie del passato in feste private. Erano i primi anni Novanta del secolo scorso, trovammo la cosa molto divertente ed arrivammo in poco tempo ad aggregare altri amici ed a produrre delle bozze di copioni di teatro musicale, da proporre sempre in ambito privato. La scelta del repertorio, ripeto, nata per gioco, piaceva per vari motivi: permetteva, rispolverando cose dimenticate, per assurdo, di proporre qualche cosa di nuovo; presentava per la sua obsolescenza degli aspetti comici che nell’interpretazione potevano essere accentuati; risultava facile collegare le canzoni a precisi eventi storici o di costume, cosa non più possibile con la moderna globalizzazione musicale. Ci siamo così trovati, in breve tempo, a raccontare la storia d’Italia dei primi cinquant’anni del Novecento attraverso le canzoni. Il nostro primo spettacolo si intitolava infatti Da Giolitti a Wanda Osiris. Quando nel 2003 abbiamo realizzato che il nostro repertorio piaceva molto alla terza età, abbiamo deciso di proporlo come intrattenimento nelle case di riposo. Visti i risultati confortanti ci siamo organizzati come associazione di volontariato onlus ed abbiamo trasformato la nostra attività teatrale in progetti di solidarietà non solo per gli anziani, ma anche per i giovani in un rapporto intergenerazionale.

Quali iniziative state portando avanti e quali prevedete per il futuro?

R: Per quanto riguarda l’impegno sociale a favore degli anziani e dei giovani la compagnia organizza le seguenti attività:

  • Lezioni sussidiarie di storia nelle scuole medie superiori utilizzando come strumenti di insegnamento anche il teatro e le canzoni
  • Percorsi di musico – teatro terapia per la demenza senile e la malattia di Alzheimer

Per ottenere risultati significativi viene applicata una metodica rigorosa nell’allestimento dei testi, vengono utilizzati costumi d’epoca, immagini originali e si gode della collaborazione di musicisti professionisti e di un Comitato Artistico Culturale, che esprime indirizzi dal punto di vista storico, letterario, didattico, artistico e grafico, geriatrico e della comunicazione.

L’attività culturale e teatrale della Compagnia prevede, soprattutto in occasione di ricorrenze della nostra storia (centenario della guerra di Libia, centenario della grande guerra ecc.) delle conferenze e delle mostre con materiale originale dell’epoca aperte gratuitamente a tutta la cittadinanza. Contemporaneamente vengono allestiti e presentati spettacoli a sfondo storico, che cercano di raccontare gli eventi anche divertendo attraverso il teatro e le canzoni. Vengono inoltre organizzate delle “Conferenze in scena” in cui si tratta un argomento letterario o storico alternando i relatori con cantanti ed attori.

La Compagnia collabora per questa attività con importanti istituzioni con cui attua progetti speciali come il Comune di Verona, il Provveditorato agli Studi della Provincia di Verona, la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e partecipa dal 2014, sempre con titoli diversi e con testi scritti autonomamente, alla Rassegna Estiva dei Cortili del Comune di Verona.

La Compagnia ha anche scritto il volume “100 canzoni della nostra memoria, la storia d’Italia attraverso la musica, 1900-1958”. Un modo di raccontare la storia attraverso la voce del popolo, quello delle canzoni.

Il libro viene utilizzato dagli animatori delle case di riposo come strumento per coinvolgere attivamente gli ospiti, sfruttando la musica che attiva la memoria, ma è usato anche come testo sussidiario di storia nelle scuole.

Abbiamo anche pubblicato un gioco dell’oca storico musicale che distribuiamo nelle case di riposo e da cui abbiamo tratto vari spettacoli.

Quali sono i vostri obiettivi?

R: Gli obiettivi dell’attività sono fondamentalmente tre:

  • L’intrattenimento nelle case di riposo e nei centri anziani
  • Il coinvolgimento dei giovani ad apprendere la nostra storia, come elemento fondamentale della nostra identità ed a fare volontariato intergenerazionale
  • La volontà di portare nel teatro amatoriale un messaggio di solidarietà sociale ed impegno culturale

 Con le altre associazioni riuscite ad essere in sinergia?

R: Non molto. Pur facendo parte del Centro Servizi per il Volontariato, abbiamo la sensazione che venga preso in seria considerazione solo il volontariato che offre servizi sanitari e assistenziali e che il volontariato culturale venga messo in secondo piano. Secondo noi è un errore, soprattutto in un paese che tende a dimenticare la propria storia e le proprie tradizioni e che per questo ha uno scarso senso di identità e appartenenza, da cui derivano la maggior parte dei problemi economici e civili.

Vuole dichiarare qualcosa ai nostri lettori?

R: Venite a vederci a teatro, iscrivetevi alla Gino Franzi, dateci il vostro 5/1000, contattateci se volete fare teatro, offriamo una possibilità a tutti. Chi vuole informarsi in dettaglio sulle attività dell’associazione può visitare il sito www.ginofranzi.org.

La ringrazio per essere stato così disponibile.

G R