“Il segreto? Darsi dei traguardi”. Così la pensa il panettiere veronese di professione e Ultraironman per passione Giampaolo Bendinelli.
La sua volontà di spingersi oltre i propri limiti e la sua determinazione hanno permesso al nostro uomo di acciaio di conquistare un prestigioso posto sul podio di Coppa del Mondo, archiviando negli anni un numero impressionante di imprese incredibili.
Nel 2015 quattro prove sulla distanza Pentaironman, due volte a Leon, sull’altopiano della Sierra Madre Messicana, e due volte a Buchs, nella valle del Reno sulle Alpi svizzere. Nel 2019 Decaironman in Svizzera. Stiamo parlando di una prova che definire estrema è poco: è composta da 38 chilometri di nuoto, la distanza che separa Peschiera da Malcesine, seguiti da 1800 chilometri da percorrere in sella alla bicicletta, come pedalare dai Portoni della Bra a Istanbul e infine 422 chilometri di corsa. Tutto di seguito.
Ci racconterà la sua ultima sfida tenutasi a fine agosto nella Valle del Reno dove dopo 10 anni si è cimentato nuovamente in un triplo Ironman per sfidare sé stesso e ci è riuscito abbassando il record
personale e finendo sul podio.
Giampaolo ha strutturato nel tempo e sulla base dell’esperienza sul campo un proprio modulo di allenamenti e di gestione della gara che gli consente l’ottimizzazione delle risorse personali ai fini dei risultati. La sua capacità di gestire e bilanciare l’equilibrio psicofisico ha attirato l’attenzione dell’Istituto di Fisiologia Clinica, del CNR, della Scuola Superiore Sant’Anna e del Dipartimento di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa.
Difficolta ambientali, climatiche e fisiche diventano prove superabili laddove la tenacia e l’impegno fanno leva sulla resilienza personale e rappresentano uno stimolo per affinare la performance. E’ l’insegnamento dello sport e della vita. Una dimostrazione testimoniata dal fatto che, come sempre, Giampaolo sceglie di correre affiancando i piccoli pazienti dell’Abeo, Associazione Bambino Emopatico Oncologico di Verona a testimoniare l’impegno a sostegno di chi combatte quotidianamente.
Di tutto questo si parlerà martedì 28 novembre alle 20.45 al Centro Polifunzionale di Ponte Crencano in Via Quinzano, 24 a Verona nel corso della conferenza – la quale si preannuncia appassionante e ricca di stimoli – “La mente come limite”, organizzata Lions Club Verona Arena, Limes Club Verona e Associazione Abeo. L’ingresso sarà completamente libero.
L C