Il teatro della meraviglia per la nuova edizione dell’altro teatro al Camploy di Verona

Saranno ben 14 gli appuntamenti con i nuovi linguaggi della scena.

Tra i protagonisti Sotterraneo, Motus, Babilonia Teatri, Carrozzeria Orfeo,  Ascanio Celestini, Caterina Guzzanti e Silvia Gribaudi.

Il 22 novembre alle ore 20.45 con Overload di Sotterraneo, ritorna al Teatro Camploy la Rassegna “L’altro teatro” la quale porta a Verona il meglio della scena nazionale nel campo del teatro e della danza più innovativa. Il cartellone, realizzato dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Arteven, da quest’anno si avvale del prezioso contributo di Volotea, al fianco della cultura per accompagnare tutte le attività svolte al Camploy.

“Il Teatro Camploy – evidenzia l’Assessora alla Cultura Marta Ugolini – è l’unico teatro comunale della città di Verona. Un luogo strategico per collocazione, nella vitale area di Veronetta, prossimo alla sede universitaria di Santa Marta. Un teatro inserito in un disegno di valorizzazione e rilancio dell’intero quartiere di Veronetta, nel segno della contemporaneità. Un teatro capace di intercettare pubblici di diverse generazioni, dalle famiglie ai giovani, dagli appassionati dei linguaggi più contemporanei a chi cerca nuove forme d’arte performativa, dagli studenti, universitari e non, alle più disparate comunità, anche le tante che popolano un quartiere multiculturale come quello dove il Camploy è collocato. Un teatro in grado di esprimere una visione artistica che sia espressione di questa amministrazione comunale, che sia plurale, condivisa e al tempo stesso culturalmente valida. Il programma artistico, curato da Carlo Mangolini, va in questa direzione. La meraviglia è il filo conduttore degli spettacoli proposti, perché la meraviglia accende la nostra curiosità, ci fa attraversare terreni diversi da quelli che percorriamo abitualmente. La meraviglia ci mette di fronte a un bivio: possiamo tirarci indietro impauriti oppure aprirci ad esplorare l’ignoto. Attraverso L’Altro Teatro arricchiamo le nostre vite quotidiane con uno sguardo diverso sul mondo: parole, azioni e immagini si uniscono idealmente per portarci fuori dall’ordinario. Buon Altro Teatro a tutti noi!”

“A partire dai filosofi greci ”La meraviglia” – specifica il direttore artistico Carlo Mangolini – è stata posta come cardine e motore di un pensiero che tende alla conoscenza, che vuole sapere come sono fatte le cose e il mondo attorno a noi. ‘La meraviglia’ rivela una fondamentale caratteristica della natura umana: non c’è conoscenza senza la capacità di stupirsi. L’atto con cui ci meravigliamofa superare i nostri i limiti, attivando in noi il desiderio di colmarli. Meravigliarsi non è semplicemente ammirare qualcosa, è semmai riconoscere che qualcosa scivola fuori dai canoni consueti della nostra conoscenza delle cose e del mondo, qualcosa di sorprendente, di fuori dall’usuale, di inaspettato. ‘La meraviglia’ accende la curiosità, nella vita come nel teatro, ci instrada su un terreno diverso da quelli che percorriamo giornalmente. L’Altro Teatro di quest’anno prova pertanto a generare nello spettatore questa percezione delle cose del Mondo, grazie a degli artisti innovatori, che hanno fatto della meraviglia il loro segno distintivo”.

“Sarà per l’assonanza del nome, che il Teatro Camploy ricorda il Campione e il Comprendere” – prosegue il Direttore di Arteven Giancarlo Marinelli – “sta però di fatto che questa rassegna di danza e questa rassegna di prosa, votate al contemporanea, sono molto di più. Sono presenza necessaria, sono urgenza necessaria, quindi sono anche il futuro. La parola e il corpo, l’estetica e il movimento che raccontano l’oggi con lo sguardo verso il domani. In fondo è questo il Teatro, è comprendere tutto e tutti per diventare campioni di uno sguardo esclusivo verso quello che ci aspetta, e ci aspetta una grande stagione al Teatro Camploy.”

“Da sempre, Volotea sostiene il tessuto socio-economico locale, anche attraverso le collaborazioni con le gli enti impegnati nell’ambito della cultura – ha commentato l’International Market Director di Volotea Marta Rebusti -. Per questo motivo, per noi diventare sponsor del Teatro Camploy, una delle istituzioni culturali della città scaligera, significa creare con il teatro un rapporto speciale. Anche grazie al nostro contributo, il vasto pubblico del Camploy potrà ammirare la nuova stagione teatrale e, in particolare, la rassegna L’Altro Teatro. Questa collaborazione dimostra ancora una volta l’impegno profuso da Volotea verso il territorio locale, non solo con la nostra offerta di collegamenti disponibili presso l’aeroporto Valerio Catullo, ma anche con un’attiva partecipazione alla vita culturale di Verona, che da sempre ricopre un ruolo primario nelle nostre attività: qui abbiamo una delle nostre basi operative e in questi 12 anni di attività abbiamo continuato a crescere. Da Verona, Volotea opera ben 18 le rotte, 9 verso l’Italia e 9 verso l’estero”.

“Il teatro della meraviglia” è il claim scelto per la Stagione 24/25 di Verona Altro Teatro e sintetizza perfettamente la linea comune che unisce i 14 titoli selezionati, per offrire agli spettatori un’esperienza unica di conoscenza e trasformazione, di sguardo e di ascolto, di viaggio e di libertà. Un’esperienza che transita attraverso quattro precisi filoni individuati dalla direzione artistica: da un lato compagnie cult della scena contemporanea italiana, capaci di ribaltare codici e convenzioni, dall’altro la presenza di protagonisti amati dal grande pubblico, e poi la danza declinata al femminile, nelle storie e nelle protagoniste, e le nuove forme sceniche proposte da due tra le voci emergenti della scena nazionale più fuori dagli schemi.

Apre il cartellone il collettivo toscano Sotterraneo che, forte del consenso ricevuto lo scorso anno, torna a Verona con Overload. Lo spettacolo simbolo della loro poetica, già premiato nel 2018 con l’Ubu, mette in scena lo scrittore americano David Foster Wallace trasformando il suo discorso in un iper-testo stratificato, che diverte e cambia la prospettiva dello sguardo nello spettatore. Pesca dalla letteratura anche Motus, la più internazionale tra le compagnie di ricerca italiane, guidata da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Il loro Frankestein prende spunto dall’omonimo testo di Mary Shelley per poi allontanarsene, aprendo una riflessione sulla figura del mostro da una prospettiva che considera la metafora della non-conformità come possibilità più che come limite. Affrontano a modo loro un classico come Tre sorelle di Cechov anche Muta Imago in un lavoro di grande fascino e potenza visiva. Una performance esoterica che riavvera il passato attraverso possessioni ed esorcismi, per capire come liberarsi da ciò che è stato aprendosi definitivamente al futuro.

Si appoggiano invece a drammaturgie contemporanee, a tratti psicadeliche, gli altri tre gruppi cult, indagando temi inediti di scottante attualità come le dipendenze da cose e sostanze di chi ha troppo, i cosiddetti nuovi ricchi (Carrozzeria Orfeo in Salveremo il mondo prima dell’alba); il rapporto rituale tra magia e morte, in uno spettacolo dove un vero prestigiatore evoca la meraviglia nello spettatore con numeri fuori dall’ordinario (Babilonia Teatri in Abracadabra); e poi gli haters, protagonisti di un’opera stratificata che nasce da un’ossessione: quella di capire chi si nasconde dietro questi lampi di odio feroce (Kepler 452 in Gli altri).

Tra cinema, televisione, teatro e nuova drammaturgia arricchiscono il cartellone due protagonisti amati dal grande pubblico. Da un lato Ascanio Celestini narra la vita di San Francesco oggi, immaginando come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada, per non essere semplicemente povero ma servo dei poveri (Rumba); dall’altro Caterina Guzzanti indaga il tema dell’impotenza sessuale maschile, con tutte le implicazioni legate all’autostima della donna e alla possibilità di tenere in piedi una relazione sentimentale (Secondo lei).

Tutta al femminile anche la programmazione della danza con quattro protagoniste della scena. Laura Corradi per Ersiliadanza racconta di come nella vita spesso bisogna avere UN Bel coraggio; Valentina Dal Mas in Luisa (premio Scenario Periferie 2023) affronta il tema della vecchiaia e dell’emarginazione, mentre Silvia Gribaudi e Camilla Monga indagano tre miti del ‘900, come la danzatrice Isadora Duncan, l’attrice Eleonora Duse e la spia Mata Hari, in due progetti multidisciplinari che le vedono, la prima al fianco dell’attrice Marta Dalla Via (The Doozies), e la seconda a fianco delle musiciste Marta Del Grandi e Federica Furlani e dell’illustratrice Cecilia Valagussa (Mata Hari).

Invece gli ultimi due titoli interpretano perfettamente i nuovi orizzonti della scena multidisciplinare e drammaturgica italiana. Fra musica, rap, poesia e teatro d’immagine Compagnia Usine Baug e Mezzopalco propongono Anse (premio Forever Young 2024) un ritratto della solitudine contemporanea che abbatte i confini di genere proponendo un concerto che non è un concerto, uno spettacolo teatrale che non è uno spettacolo teatrale, una performance poetica che non è una performance poetica, per dare forma ad un ibrido che è le tre cose insieme. Infine Nicolò Sordo, attore e drammaturgo veronese con all’attivo numerosi riconoscimenti nazionali, porta sul palco del Teatro Camploy la sua scrittura ruvida e straziante affrontando in Perfect Days (selezione MaturAzione del Teatro Stabile del Veneto) una patologia contemporanea fin troppo diffusa come la ludopatia.

collochi interposta tra noi che lo guardiamo e l’oggetto da guardare… ed è

Ulteriori informazioni sul programma completo sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it, www.comune.verona.it, sulla pagina facebook L’Altro Teatro Verona, sul profilo Instagram L’Altro Teatro Verona.Camploy.

Ci sarà il rinnovo abbonamenti con diritto di prelazione dal 10 ottobre al 25 ottobre;

Abbonamenti in vendita dal 10 ottobre al 22 novembre;

Biglietti in vendita dal 28 ottobre.

Gli abbonamenti, nelle varie formule proposte, e i biglietti degli spettacoli sono in vendita da Box Office Verona – via Pallone 16 – tel. 045 80 11 154.

Biglietti ONLINE. I biglietti sono in vendita sui circuiti:www.boxol.it/BoxofficeLive/itwww.boxofficelive.it e www.arteven.it.

Il botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.00 per l’acquisto dei biglietti.

 

L C