Il Comune razionalizza i consumi sugli edifici pubblici e sull’illuminazione.

Il Comune razionalizza i consumi sugli edifici pubblici e sull’illuminazione.

Il Comune ha stimato un risparmio di mille euro al giorno che viene dall’illuminazione pubblica, senza privare la città della luce. Basta accendere mezz’ora dopo alla sera e spegnere mezz’ora prima al mattino.
Un risparmio che porterebbe in breve tempo a recuperare risorse importanti da destinare a sostegni per l’emergenza del caro bollette, che interessa sia le famiglie che le imprese.
L’amministrazione è al lavoro con Agsm Lighting per concretizzare l’opportunità e utilizzare quanto prima la disponibilità economica frutto del risparmio.
Idem sul fronte del riscaldamento. L’indicazione è quella di rendere obbligatorio in tutti gli edifici pubblici la temperatura di 19° centigradi, togliendo la tolleranza prevista di due gradi in aumento. Il meccanismo è stabilito nell’ordinanza sindacale antismog dello scorso settembre, che permette una temperatura massima di 21 gradi. Tolta ora questa possibilità, per tutti gli edifici pubblici vi è l’obbligo di rispettare il limite di 19 gradi, che scende invece a 17 negli spazi produttivi, generando altro risparmio di risorse.
Inoltre l’Amministrazione avvierà un tavolo di confronto in cui saranno invitati i rappresentanti della grande distribuzione organizzata e del settore agricolo per attivare un ‘patto per la città’, con l’obiettivo di offrire ai veronesi un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati.
“In tema di rincari energetici gli enti locali da soli possono fare ben poco, afferma il sindaco Federico Sboarina. Il caro prezzi delle fonti energetiche è un problema che va affrontato dal Governo con interventi ad hoc che solo la massima autorità dello Stato può fare. Sulla benzina ci sono accise vecchie di decine di anni e che solo il Governo può togliere, un’ operazione che abbasserebbe sensibilmente il costo del carburante a vantaggio dei consumatori. Serve poi un ulteriore intervento straordinario per far fronte alla situazione emergenziale che si è venuta a creare a causa delle guerra, senza dimenticare le dovute verifiche su eventuali approfittatori che speculano su una situazione di difficoltà generale che interessa tutti, nessuno escluso.
G.R.