I volontari dell’A.N.A. Verona sono di nuovo in prima linea.
I volontari della Protezione Civile dell’A.N.A.( Associazione Nazionale Alpini) di Verona sono di nuovo in prima linea per far fronte a questa seconda ondata di Coronavirus che sta travolgendo le vite di tutti. Teatro di questo intervento è l’ospedale di Noale in provincia di Venezia. E’ di questi giorni, inoltre, una pre-allerta per un’altra emergenza nazionale: è richiesto l’invio di volontari di P.C. a turnazione settimanale ad Aosta dove, in sinergia con alcuni reparti dell’Esercito Italiano, è necessario impiantare un ospedale da campo.
Intanto, il Terzo Raggruppamento della Protezione Civile dell’A.N.A. si è mobilitato. La sezione veronese era impegnata con più squadre .
Il coordinatore della Protezione Civile dell’ A.N.A. Verona Filippo Carlucci ha spiegato:
“La situazione che ci si è prospettata davanti era piuttosto tragica. La struttura, al fianco di un’altra perfettamente funzionata e ammodernata, è datata e chiusa da almeno dieci anni. Abbiamo ripristinando servizi e strutture, pulendo e allestendo i posti con letti, comodini, sedie. Stiamo smantellando il tetto terrazzato mattonella per mattonella per poter poi rifare la guaina e garantire la tenuta dalle infiltrazioni d’acqua. Una squadra è fissa sul tetto, un’altra adibita allo smaltimento del materiale. Gli altri sono impegnati nelle operazioni di pulizia e manovalanza”.
Mentre il presidente dell’A.N.A. Verona Luciano Bertagnoli ha aggiunto:
“La corsa, dunque, ancora una volta è contro il tempo e ancora una volta, la nostra Protezione Civile ha risposto prontamente all’appello: dove c’è bisogno, quando c’è bisogno”.