Il personale medico, infermieristico e della Croce Bianca effettueranno la misurazione della pressione arteriosa, l’esecuzione dell’esame urine (stick) e un colloquio in cui forniranno consigli di prevenzione sul tema della malattia renale.
Giovedì 14 marzo si ricorda la Giornata Mondiale del Rene, un’occasione per sensibilizzare la popolazione sull’importanza dei reni e delle cure che li riguardano. Le malattie renali croniche colpiscono circa il 10% della popolazione mondiale, in modo silenzioso e spesso progressivo, senza manifestare sintomi. Per individuarle e successivamente intervenire con l’avvio di un percorso di cura adeguato, il primo passo è quello dei controlli, semplici ma essenziali per tenere monitorato il proprio stato di salute e agire in tempo all’insorgere di problemi.
Per questo, sabato 16 marzo, dalle 9 alle 12, nella sede della Circoscrizione 3^ in via Sogare 3 allo Stadio, sarà proposto a tutta la cittadinanza lo screening gratuito svolto da medici, infermieri e personale della Croce Bianca. Il controllo prevede la misurazione della pressione arteriosa, l’esecuzione dell’esame urine (stick) e un colloquio in cui saranno dati consigli di prevenzione sul tema della malattia renale. L’iniziativa è organizzata dal reparto di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona in collaborazione con il Comune di Verona.
L’appuntamento di sensibilizzazione è stato presentato giovedì 14 marzo nella mattinata dall’assessora alla Salute Elisa La Paglia assieme alla consigliera delegata per la rete italiana Città sane – OMS Annamaria Molino.
Presenti perfino il nefrologo dott.ssa Chiara Caletti, il professore e direttore del reparto di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona Giovanni Gambaro, la dietista Serena Tassi e il paziente Alessandro Mastini.
“Una giornata importante – evidenzia l’assessora Elisa La Paglia –, che prosegue l’impegno concreto dell’Amministrazione sul fronte della salute pubblica, con attività diverse realizzate in particolare in occasione delle giornate mondiali come quella sul Rene, volte a potenziare quanto e più possibile l’attenzione e l’informazione della popolazione su prevenzione e cura. Sono appuntamenti che non possono passare come semplici ricorrenze, ma che devono avere un impatto sulla qualità della vita, in questo caso sulla salvaguardia della salute dei nostri cittadini e delle nostre cittadine. Ringrazio le persone che, a vario titolo, parteciperanno all’importante giornata del 16 marzo sullo screening. Il coordinamento è rilevante così come lo spiegamento di forze da parte dell’azienda ospedaliera e della Croce Bianca, che metteranno a disposizione il personale e le proprie competenze. Uno degli obiettivi è anche quello di accrescere la consapevolezza di quelle che sono le eccellenze dei nostri servizi sanitari sul territorio, che già di per s’è significa promuove salute, perché aumenta la fiducia verso tali strutture fondamentali per la prevenzione, a cui bisogna arrivare nei tempi migliori per una cura efficace e che impatti meno sulla qualità della vita. Riuscire ad anticipare le cure anche di una sola persona avrà ripagato tutto l’impegno messo in campo”.
“Una città sana cerca di mettere in atto tutte le azioni possibili per garantire il miglior livello di salute alla cittadinanza e, iniziative come queste – chiariscea Annamaria Molino – rientrano assolutamente in questo obiettivo perché i programmi di prevenzione sono importantissimi. Parliamo di quelli di prevenzione primaria, cioè adottare stili di vita che evitano o riducono il rischio della malattia, e secondaria, che riguarda la prevenzione delle malattie come in questo caso. Accorgersi presto di avere un problema renale può evitare delle complicanze, quindi la malattia si può risolvere più facilmente o conviverci molto a lungo senza grossi problemi. Tutto questo il Comune non potrebbe farlo se non in collaborazione con le istituzioni, in questo caso l’Azienda Ospedaliera integrata di Verona e le associazioni di volontariato a cui siamo particolarmente grati”.
“Ringrazio di aver scelto la nostra Circoscrizione per questa importante giornata – afferma il presidente Riccardo Olivieri –. Sabato mattina ci sarà anche il mercato allo Stadio, quindi l’occasione per intercettare tante persone tra cui speriamo tanti ragazze e ragazzi. In questi anni abbiamo organizzato molte iniziative di sensibilizzazione in collaborazione con associazioni, tra cui Rene Trapiantati che hanno la sede in Circoscrizione, e le varie Croci. Appuntamenti sempre molto partecipati dalla cittadinanza che si dimostra attenta alla propria salute”.
Nefrologia veronese. Il reparto di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona vanta una vastissima esperienza nella diagnosi, cura e prevenzione delle malattie renali. L’equipe è diretta dal professor Giovanni Gambaro, docente ordinario di Nefrologia all’Università di Verona e membro di prestigiose società scientifiche internazionali.
L’attività clinica della nefrologia veronese consiste in attività di degenza, consulenze specialistiche, due centri dialisi e decine di migliaia di visite ambulatoriali nefrologiche ogni anno.
L’equipe si compone di medici specialisti, medici in formazione, infermieri specializzati nella cura del paziente con malattie renale e una dietista dedicata.
Grazie ad una continua e costante attività di ricerca scientifica la Nefrologia di Verona partecipa ed interviene ogni anno nei più importanti congressi nefrologici internazionali e pubblica decine di articoli in riviste scientifiche prestigiose. Questo perché solo grazie ad un costante lavoro sul paziente e ad una minuziosa ricerca scientifica è possibile rendere le malattie renali sempre più curabili e la qualità di vita delle persone malate sempre migliore.
Malattia renali. I principali fattori di rischio per l’insorgenza di malattia renali sono l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’obesità associati ad un progressivo invecchiamento della popolazione.
La malattia renale cronica (MRC) è definita come “una condizione di alterata funzione renale che persiste per più di 3 mesi” ed è classificata in 5 stadi di crescente gravità.
Se guardiamo alla nostra Regione, dallo studio INCIPE condotto su 3.629 pazienti di età > 40 anni, selezionati in modo random dalle liste di 62 Medici di Medicina Generale della Regione Veneto, la malattia renale cronica si riscontra nel 12,7% della popolazione, la gran parte di essa ignara di esserne affetta. Oltre al rischio di dialisi e di trapianto di rene, chi è affetto da MRC ha un pericolo molto elevato di sviluppare aterosclerosi e quindi problemi cardiovascolari (infarto cardiaco, ictus, amputazioni).
Come possiamo accorgerci di avere una malattia renale?
Gran parte delle malattie renali si possono comportare come “killer silenziosi”: operano indisturbate, senza sintomi, per anni e, quando i loro effetti si rivelano, può essere tardi per correre ai ripari.
Se però la diagnosi è precoce, le cure possono essere molto efficaci, con guarigione in alcuni casi e rallentamento sensibile dell’evoluzione della malattia in altri. Oggi finalmente abbiamo farmaci che consentono ciò.
Anche nel caso delle malattie renali è perciò importante la prevenzione e la diagnosi precoce. Solo in una piccola parte dei casi le malattie renali danno manifestazioni evidenti: urine rosse con molta schiuma, aumento o riduzione della quantità di urine nel corso della giornata/nottata, gambe gonfie, innalzamento della pressione arteriosa. Al contrario, la MRC specie nelle fasi iniziali può essere diagnosticata solo con l’esecuzione di un esame delle urine e il dosaggio nel sangue della creatinina. Si tratta di esami che costano pochissimo e che sarebbe bene che fossero effettuati periodicamente, specie in chi haun alto rischio di sviluppare la MRC: chi è affetto da diabete, da malattie cardiache, da malattie reumatologiche, chi ha la pressione alta, chi ha familiari affetti da malattie renali.
Altrettanto importante rispetto alla diagnosi precoce è la prevenzione.
Nell’ambito delle malattie renali i capisaldi della prevenzione sono:
– Fare movimento e avere uno stile di vita attivo
– Controllare la glicemia (zuccheri nel sangue)
– Controllare la pressione arteriosa
– Seguire una dieta sana e bilanciata
– Mantenere un corretto e regolare apporto di liquidi
– Non fumare
– Non assumere farmaci (anche quelli da banco, ad es. gli antiinfiammatori) se non indicati del Medico
– Controllare la funzione renale in caso di uno o più fattori di rischio (diabete, obesità, dislipidemia, ipertensione, cardiopatie)
Queste rappresentano le 8 semplici regole per proteggere la salute dei reni secondo la FIR, Fondazione Italiana del Rene, nata nel 2000 per iniziativa di nefrologi, infermieri, pazienti, tecnici di laboratorio, dietisti, psicologi, fisioterapisti e molti altri con l’obbiettivo di prevenire e combattere le malattie renali.
Fra le iniziate proposte e sostenute dalla FIR ricordiamo proprio l’istituzione della Giornata Mondiale del Rene che si svolge ogni anno il secondo giovedì di marzo e che prevede numerose iniziative di sensibilizzazione della popolazione sul tema della salute renale.
L C