Giornata di mobilitazione contro l’hate speech nello sport a Verona

In occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace, campioni sportivi, società dilettantistiche, scuole e gruppi giovanili si mobiliteranno sabato 6 aprile al fianco della campagna Odiare non è uno sport, promossa dagli enti di promozione sportiva CSI e Libertas, 2 atenei e 9 Ong italiane, tra cui Progettomondo. 

In 14 città italiane, tra cui Verona, grandi e piccole società sportive giocano con le pettorine di Odiare non è uno sport per partecipare al flashmob ideato per ribadire che il confronto sul campo dev’essere prima di tutto lealtà, inclusione e rispetto delle regole. 

A Verona Progettomondo ha raccolto le adesioni di Dingo Rugby Club, Verona Volley, Scaligera Basket e delle società sportive di calcio Alba Borgo Roma, Crazy Academy, Asd Lazise Calcio. 

Aderiscono inoltre il sindaco di Verona Damiano Tommasi ed Emma Maria Mazzenga, la campionessa mondiale sui 200 metri piani nella categoria W90 dove novanta sta per l’età.

Chiunque può contribuire a questa campagna, rilanciando il messaggio attraverso i propri canali social, taggando le pagine di Odiare non è uno sport su Facebook o su Instagram e utilizzando gli hashtag #odiarenoneunosport e #nohatespeech.

Non è più accettabile che i discorsi d’odio, il linguaggio volgare e aggressivo, le vere e proprie discriminazioni siano una parte strutturale delle conversazioni sportive, online e offline, l’ultima edizione del Barometro dell’Odio nello Sport, realizzato dall’Università degli studi di Torino nel quadro del progetto Odiare non è uno sport.
A seguito di tre mesi di monitoraggio dei canali social delle principali testate sportive italiane, la ricerca ha intercettato oltre un milione di commenti d’odio: dal linguaggio volgare, agli insulti discriminatori fino alle vere proprie minacce. Rispetto ai dati della prima edizione, riferiti al 2020, sono più che raddoppiati su Facebook i post con oltre 25 commenti di hate speech. Anche su X (Twitter) l’hate speech è cresciuto in maniera significativa. Nei prossimi mesi la ricerca proseguirà, concentrandosi su altri social, come Instagram e Tik Tok.

 

L C