Verona Sociale

Fondo Alto Borago al Polo Didattico Zanotto.

Sabato 23 novembre si terrà il convegno conclusivo del progetto Fondo Alto Borago (Fab) per fare il punto su tre anni di studi, progettazioni e interventi volti alla tutela e valorizzazione della Zona Speciale di Conservazione (Zsc) Borago Galina. L’evento, promosso e patrocinato dal Comune di Verona e dall’Università degli Studi di Verona, avrà luogo nell’Aula T1 del Polo Didattico “G. Zanotto”, dalle ore 10 alle 16 e rappresenta un’occasione unica per discutere i risultati ottenuti e le future prospettive di gestione di questa preziosa area naturale. Il convegno è rivolto principalmente ai tecnici e professionisti, sia pubblici che privati, i quali si occupano di pianificazione territoriale e gestione delle aree protette, ma anche ai volontari delle associazioni che hanno    contribuito al progetto, ai professori, agli studenti che hanno partecipato alle ricerche e ai cittadini, che potranno ampliare il proprio bagaglio di conoscenze naturalistiche.
“Il progetto Fab nel Progno Borago e Val Galina – dichiara l’assessore all’Ambiente e alle opere complesse del Comune di Verona Tommaso Ferrari, che patrocina il convegno – si è sostanziato tre anni di censimenti, studi, rilievi, misurazioni, attività didattiche nelle scuole, incontri, conferenze, escursioni guidate, attività sul campo, relazioni scientifiche. Un lavoro importante       che ha inciso profondamente nel rapporto fra la città, i suoi cittadini e le sue colline, risultati del monitoraggio esperienze importanti dal punto di vista ecosistemico e naturalistico. Appena insediati abbiamo constatato l’assenza di una governance articolata e definita per la gestione dei parchi. Ora ci stiamo progressivamente strutturando e i contributi e gli input delle associazioni sono fondamentali, per mantenere l’attenzione alta. Le associazioni partner del FAB, che ringrazio, sono Il Carpino, Cai Cesare Battisti, Wwf Veronese, Verona Birdwatching, Giros, Gruppi Micologici Veronesi, Biosphaera, Fondazione Arca, Ecor NaturaSi. Contiamo anche sulla collaborazione del Comune di Negrar di Valpolicella”.
Il convegno presenterà i risultati di tre anni di censimenti, rilievi, studi, misurazioni, attività didattiche nelle scuole, incontri, conferenze, escursioni guidate, attività sul campo, relazioni scientifiche. Un lavoro immane che ha inciso profondamente nel rapporto fra Verona e le sue colline.
Durante il convegno ci sarà la possibilità di ascoltare le relazioni dei migliori esperti di piante, fiori, uccelli, insetti, mammiferi, rettili, anfibi e habitat. Soprattutto potremo conoscere quali indicazioni sono emerse in vista della futura gestione dei quasi mille ettari della Zona Speciale di Conservazione Progno Borago e Val Galina.
Al termine del convegno consegneremo tutti i dati raccolti con il progetto FAB al Comune di Verona, che ha ricevuto dalla Regione Veneto l’incarico di gestire la Zsc in collaborazione con i comuni di Negrar di Valpolicella e di Grezzana e con il supporto scientifico del Museo di Storia Naturale.
E’ un convegno che guarda avanti, che si preoccupa della futura gestione della Zsc Borago Galina, che chiede ai Comuni, alla Regione, ai Servizi Forestali Regionali e agli organi di controllo (Carabinieri Forestali e                            Polizia provinciale) un impegno reale in linea con le direttive europee e con la forte richiesta di attenzione che viene dalla popolazione, dalle scuole e dalle associazioni.
Il convegno conclude quattro anni di intensa attività dell’associazione il Carpino. Nel 2020 il Fondo Alto Borago, un’area di 38 ettari era sto messo all’asta dalla proprietà, Banca Intesa San Paolo. Nel giro di qualche mese il Fondo Alto Borago è stato adottato dai veronesi, che hanno aderito numerosi alla raccolta fondi lanciata dall’associazione Il Carpino con lo scopo di partecipare all’asta e di salvare i 38 ettari di prato e di bosco da sicura distruzione. La vicenda ha avuto un epilogo fortunato. Banca Intesa San Paolo ha rinunciato alla vendita e ha donato il Fondo Alto Borago ai Comuni di Verona e di Negrar di Valpolicella, dato che l’area ricadeva nella giurisdizione di questi due Comuni.
“Sulle ali dell’entusiasmo suscitato da questo successo, – prosegue il Presidente dell’Associazione Il Carpino Mario Spezia – l’associazione Il Carpino ha partecipato nel 2021 al bando Habitat promosso da Fondazione Cariverona, presentando il progetto Fab. Fondazione Cariverona ha valutato positivamente il progetto e ci ha assicurato il suo sostegno non solo finanziario. La realizzazione di un progetto così complesso richiedeva una struttura organizzativa capace di affrontare e di superare le numerose difficoltà che inevitabilmente si sarebbero presentate in corso d’opera. E’ stato grazie ai manuali, ai formulari e al confronto continuo con la Fondazione che siamo  riusciti a portare in fondo un programma decisamente impegnativo”.
L C
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