Fine vita in Veneto, Bitto “più ascolto al volontariato”.

 “In Veneto, la regolamentazione del suicidio assistito deve essere affrontata con un profondo rispetto per l’aspetto umano e le necessità delle persone coinvolte, comprese quelle dei familiari.” Queste le parole del Portavooce Regionale dell’Associazione Nazionale di Azione Sociale, che continua “La discussione deve essere guidata dalla compassione e dalla dignità umana. Occorre garantire che chiunque desideri accedere a tale pratica possa farlo senza barriere economiche, assicurando che nessuno sia lasciato senza cure adeguate a causa delle proprie condizioni finanziarie. È fondamentale comprendere le esigenze non solo dei pazienti, ma anche dei loro familiari, che spesso si trovano a dover gestire un carico emotivo e pratico enorme.

Il volontariato spesso è inascoltato sulla questione del fine vita assistito, si lascia spazio piuttosto alla politica che, invece,  non vive da vicino il dramma come lo vivono gli operatori del Terzo Settore, che  per anni hanno operato silenziosamente al fianco di chi soffre e quindi conoscono bene l’importanza di un supporto umano autentico.

Infine è importante non lasciare spazio alle speculazioni politiche che rischiano di trasformare un tema così delicato in un campo di battaglia ideologica. ”