Verona Sociale

Dialogo sulla viabilità del centro storico di Verona

L’assessore al Commercio Alessia Rotta commenta il questionario sull’accesso alla Ztl e mercatini di Natale di Confcommercio Verona.

“Siamo molto rispettosi di ogni impressione, preoccupazione, spunti e riscontri da parte di commercianti ed esercenti. Siamo consapevoli che la vitalità del centro storico di Verona poggia su un delicato equilibrio. Siamo anche consapevoli di alcune tendenze che si stanno verificando nei centri cittadini italiani come attesta l’Osservatorio della demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici di Confcommercio e del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne. I negozi di prossimità calano, tengono i pubblici esercizi e gli alberghi. Solo le locazioni turistiche sono in aumento. Una tendenza che si verifica anche a Verona dove secondo la locale Confcommercio in dieci anni, dal 2012 al 2022, i negozi del Centro storico sono calati da 713 a 575. Il calo del potere di acquisto e i dati forniti dalla Cgia di Mestre segnalano come le famiglie italiane e quindi anche veronesi spendano e abbiano speso molto di più di anni fa per il caro bollette e per i beni di prima necessità.

Detto questo, credo sia importante affrontare le criticità del commercio in centro storico con estremo rigore, anche analitico. L’indagine si focalizza in particolare sulle ipotetiche relazioni tra il volume d’affari dei negozi, le decisioni prese sull’accesso alla Ztl da questa amministrazione e il trasloco dei mercatini.

Il questionario è stato somministrato ad 800 esercenti: hanno risposto in 129, uno su otto. DI questi solo il 54% suggerisce una revisione degli accessi alla Ztl. Si tratta quindi di un sostanziale pareggio con chi ha evidenziato altre necessità per il miglioramento dell’attrattività del centro città. Ribadisco che esiste la possibilità di entrare in Ztl in auto per quattro volte al mese, quindi una volta alla settimana, prenotandosi. Un’opportunità ancora poco sfruttata. Esistono numerosi parcheggi a ridosso del centro e il Comune sta concordando con essi tariffe agevolate. Inoltre, va sottolineata un’altra tendenza storica: le aree più pedonalizzate diventano centri commerciali naturali. E’ accaduto per via Stella, corso Portoni Borsari, via Roma e si sta verificando ora per corso Santa Anastasia e via Rosa.

In merito al lamentato trasloco dei mercatini, non è stato una velleità dell’Amministrazione: abbiamo dovuto far fronte a delle improcrastinabili esigenze di sicurezza, soprattutto dopo i casi di attentati terroristici e non solo. Il trasferimento è stato concertato con gli organizzatori e titolari della manifestazione, cioè Confcommercio e Confesercenti. Dopo 16 anni, la manifestazione ha senz’altro lasciato un vuoto. Starà a noi tutti, Comune, categorie produttive e associazioni, ancora una volta di concerto, individuare nuove modalità per riempirlo. Come già stiamo facendo con l’organizzazione di Verona in Love che presenteremo a stretto giro. È interesse e intento dell’amministrazione far vivere la città. Il commercio è una leva fondamentale nella complessa dinamica della vita del centro storico, ma non è l’unica. Perciò è l’ora di distinguere i bisogni dalle soluzioni, per rendere ulteriormente attrattivo il centro, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, inclusi anche i lavoratori e i residenti.”

L C

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