Covid-19: I contagi crescono.. soluzione terza dose?

Il 15 ottobre nella mattinata c’è stata una riunione tenuta dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e gli argomenti principali sono stati i vaccini anti-Covid e terza dose. L’incontro è stato voluto per aggiornare i cittadini sull’emergenza sanitaria Covid-19 in Veneto. Assieme a Zaia, sono intervenuti il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Giorgio Palù e l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.
Il primo dato elencato è stato sempre quello dei contagi e dei ricoveri riportati dal bollettino. «Nelle ultime 24 ore sono stati trovati 712 positivi al coronavirus con 31.660 test, quindi la percentuale dei tamponi positivi è stata del 2,24% – ha chiarito Zaia – Oggi il numero dei positivi in Veneto è salito a 16.381 ed è il doppio della punta più bassa che abbiamo toccato a settembre. In ospedale, i pazienti per Covid-19 sono 381, così suddivisi: in area medica 317 e in terapia intensiva 64. Ed in terapia intensiva ci sono anche 350 pazienti non Covid».
Il presidente della Regione Veneto ha di seguito letto anche il bollettino delle vaccinazioni anti-Covid: «Ieri abbiamo inoculato 6.529 vaccini, di cui 4.005 sono state terze dosi e 631 prime dosi».
Successivamente aver letto cifre e percentuali, Zaia ha affermato: «La curva dei contagi sta risalendo. L’occupazione ospedaliera è ancora gestibile, ma la pressione dei pazienti Covid comincia a farsi sentire. E se i numeri continueranno a salire non solo passeremo in zona gialla, ma anche in arancione o rossa. Io però ho speranza che si fermino questi contagi. Questa crescita, comunque, non è massacrante per merito delle vaccinazioni. E abbiamo fatto anche un proiezione: se non ci fossero stati i vaccini, in una situazione come questa avremmo avuto 1.600 pazienti per Covid in ospedale». Invece tuttora ce ne sono 381.
Il presidente Zaia ha poi rimembrato l’appello ad indossare la mascherina ed ha riferito che gran parte delle infezioni attualmente attive riguardano l’età giovanile scolastica. «Circa l’85% di questi positivi sono asintomatici – ha aggiunto il governatore – E gli altri ragazzi sono pauci-sintomatici».
Per concludere, nel suo intervento, il professor Palù ha ricordato che non ci sono vaccini che garantiscono una protezione totale. Ed è stato dimostrato anche che la protezione dei vaccini anti-Covid si riduce progressivamente nel tempo. Ma pertanto è stato dimostrato che il vaccino riesce comunque a proteggere al 90% dalle conseguenze più dannose di Covid-19. Per questo è importante il richiamo con la terza dose, tanto più ora che la tipologia dominante del Covid-19 in circolazione è la variante Delta. Una variante più contagiosa, ma anche meno evasiva dagli effetti del vaccino.

L C

Fonti: https://www.veronasera.it/