Visti il progressivo calo dei contagi da Coronavirus, Green pass e mascherine da togliere all’aperto, proviamo a dare una direttiva nella girandola di regole attualmente in vigore ovviamente anche a Verona e provincia. Ad esempio, per quanto riguarda la fascia di popolazione over 50 e l’obbligo vaccinale, le norme sono cambiate il 1 febbraio e il 15 ce ne saranno delle nuove, così come pertanto sul Green pass.
Infatti da inizio febbraio le persone che hanno superato i 50 anni e non hanno ancora rispettato l’obbligo vaccinale rischieranno una multa da 100 euro. I controlli saranno a campione e i destinatari avranno 10 giorni di tempo dalla ricezione del provvedimento sanzionatorio per avvertire l’Asl e fornire la certificazione dell’esenzione all’obbligo vaccinale.
Invece a partire dal 15 febbraio entrerà il vigore l’obbligo vaccinale per i lavoratori pubblici e privati over 50, che dovranno avere il Green pass rafforzato. Ovvero quella che si ottiene con le tre dosi di vaccinazione o per guarigione dal Covid. Per questi ultimi la sanzione oscillerà tra i 600 e i 1.500 euro, oltre a risultare assenti ingiustificati perdendo il diritto alla retribuzione e contributi previdenziali. La legge attuale prevede che la multa arrivi direttamente a casa attraverso una cartella dell’Agenzia delle entrate.
Qualsiasi lavoratore, sia pubblico che privato, una volta ricevuto l’avviso ha 10 giorni per comunicare rispettivamente all’azienda sanitaria locale l’attestazione dell’esenzione dall’obbligo. Inoltre, la stessa Asl ha altri 10 giorni per verificare la validità della documentazione e trasmettere all’Agenzia delle entrate un’attestazione che certifica l’impossibilità di adempiere. Da allora, quest’ultima entro 180 giorni invierà un avviso di addebito esecutivo, ma si potrà fare opposizione di fronte al giudice di pace, nonostante si incorra nel rischio di essere condannati e pagare le spese giudiziarie.
Gli over 50 che svolgono l’attività lavorativa in smart working, invece, non sono obbligati a mostrare il Green pass. Il controllo è previsto solo all’esterno e in quel caso sarà premura del datore di lavoro verificare. In questo caso, lo stesso datore può delegare altre persone a controllare la certificazione verde attraverso uno scritto. Qualora il lavoratore eludesse i controlli, il datore può allontanare il lavoratore e segnalarlo alla Prefettura, che applicherà la sanzione amministrativa.
L’ultimo decreto rilasciato dal governo fino ad ora stabilisce che l’obbligo vaccinale non viene necessario solo in caso di pericoli per la salute, purché queste siano documentate. In tal caso la vaccinazione può essere annullata o rimandata a data da destinarsi. In conclusione fino al 15 giugno in assenza di Green pass, il datore di lavoro potrà sospendere il lavoratore, ma senza conseguenze disciplinari e senza correre il rischio di perdere il posto di lavoro.
Può anche sussistere che la certificazione verde scada durante l’orario di lavoro, ma in questo caso il lavoratore può continuare ed essere retribuito per l’intera giornata. Ma dal giorno successivo il Green pass non sarà più valido e quindi il lavoratore sarà interdetto.
L C
Fonti: https://www.veronaoggi.it/