Come trovare soluzioni a problemi sociali? Il 2 Luglio si chiiude il progetto.

Come trovare soluzioni a problemi sociali in modo efficace e sostenibile.

Come accennato in un precedente articolo ecco di seguito un approfondimento sul progetto Out of the Standard:

L’innovazione nel settore no-profit, questo il tema su cui si sono sfidati le studentesse e gli studenti che hanno partecipato al percorso, intitolato “Out of the Standard”, all’interno del progetto Clab Verona, promosso dall’ateneo insieme alla Fondazione Cattolica assicurazioni.

Out of the standard si componeva di due sfide in ambito non profit per trovare soluzioni a problemi sociali in modo nuovo, efficace e sostenibile, la prima sfida poneva l’obiettivo di sviluppare nuove vie di valorizzazione dei prodotti sociali nel mercato, per aumentarne la scelta e il consumo, favorendo così il lavoro delle imprese sociali e la crescita dei loro progetti. La seconda sfida puntava a trovare attività e forme di governance innovative in grado di coinvolgere l’intera comunità locale nel recupero di alcuni cespiti dell’ex azienda Valli Comunali (Comacchio, FE), attualmente in stato di abbandono, trasformandoli in luoghi capaci di generare opportunità lavorative e creare valore culturale ed economico per l’intera collettività.

 Il programma prevedeva la selezione di venti tra studentesse e studenti, poi suddivisi in quattro gruppi di lavoro: ora è il momento di scoprire le idee vincitrici. A loro andrà un premio in denaro e 6 crediti formativi; inoltre, la Camera di Commercio di Verona consegnerà un premio speciale al team che ha saputo trovato soluzioni più innovative nell’ambito non profit. I ragazzi sono stati seguiti da Giorgio Mion, docente di Economia aziendale in ateneo, dal punto di vista di come nasce, cresce e si sviluppa una impresa di tipo sociale, mentre il supporto dell’Unione Giovani dottori commercialisti di Verona è stato essenziale per i team per quanto riguardava la fattibilità economica dei progetti. Inoltre, durante tutto il percorso il Liaison Office dell’università di Verona ha supportato i team nello sviluppo delle soluzioni alle sfide.

La finale si terrà venerdì 2 luglio, alle 14.30, in diretta streaming sul sito del giornale L’Arena e poi rilanciata la sera stessa alle 21.15, su Telearena.

Dopo un breve saluto da parte di Carlotta Cena, membro del consiglio direttivo dell’Unione Giovani dottori commercialisti di Verona, a premiare studentesse e studenti saranno Diego Begalli, delegato del rettore al Trasferimento della conoscenza e rapporti con il territorio, Adriano Tomba, segretario generale della Fondazione Cattolica Assicurazioni e Carlo De Paoli, componente di Giunta della Camera di commercio di Verona.

Le soluzioni dei team alla sfida 1

 Team SocialMENTI

Il team ha lavorato su temi quali l’etica, la sostenibilità, l’inclusività e il consumo equo e solidale, sviluppando due loghi che rappresentano una nuova identità per la rete di cooperative sociali. Di seguito le aree progettuali:

  • Creazione di un sito unico in cui verranno raggruppate le varie realtà e i relativi prodotti – divisi in food e non food – con strategia social completa di accordi con influencer scelti;
  • Rapporti con catene di hotel per la distribuzione dei prodotti. I prodotti (food e non food) verranno distribuiti sia come cadeau ai clienti da parte dell’hotel sia come possibile acquisto all’interno dell’hotel. Inoltre, i prodotti food potranno essere acquistati dagli hotel stessi per essere utilizzati nei loro servizi di ristorazione.

 Team Anthropolis

Il team si è concentrato sulla creazione di una campagna di brand awareness online per far conoscere le aziende sociali riunite sotto un unico marchio comune utile per dare visibilità alle loro realtà e prodotti. Il team ha lavorato sull’identificazione di un percorso in vari step con diverse aree progettuali:

  • Creazione di un’associazione collettiva che unisca le cooperative sociali e costruzione di un piano di comunicazione volto a colpire target specifici attraverso diversi canali social. I prodotti saranno venduti sotto un marchio unico che valorizzi gli aspetti di sostenibilità che caratterizzano i prodotti;
  • Gestione del piano di comunicazione da parte delle aziende attraverso formazione specifica;
  • Scelta di un luogo fisico dove vendere i prodotti, in particolare i prodotti saranno ospitati dalle cooperative che già dispongono di uno store e che dedicheranno alcuni scaffali ad accogliere i prodotti provenienti dalle altre cooperative adeguatamente segnalati.

 Le soluzioni dei team alla sfida 2

 Team Raggio Verde

Il team ha lavorato sull’idea della trasformazione dell’ex azienda Valli Comunali in luogo di unione e sinergia tra territorio, società e turismo dando la possibilità di godere delle opportunità offerte da Comacchio ai suoi abitanti, turisti e visitatori.

Il team ha identificato diverse aree progettuali:

  • Valorizzare prodotti locali, promuoverli e renderli disponibili in reti più ampie, valorizzare il lavoro degli abitanti del luogo rilanciando il turismo nella città e nelle valli, dare opportunità di lavoro a figure con diversi background, creazione di un punto di ristoro e piccolo spazio fieristico;
  • Ostello per alloggiare turisti interessati a diverse attività legate alla specificità del territorio;
  • Laboratori associati al museo della fotografia per coinvolgere giovani e anziani per esperienze didattiche interattive;
  • Festival di promozione territoriale, sociale e culturale per promuovere l’identità, la storia e la tradizione dell’area del Delta del Po.

Team Paladini del No-Profit

Il team si è concentrato in particolar modo sull’aspetto di comunità territoriale e sul riutilizzo delle strutture attraverso la partecipazione a bandi ed è arrivato all’identificazione delle seguenti aree progettuali:

  • Ampliamento del museo tramite la creazione di un percorso/parco tematico a pagamento per conoscere la storia della manifattura e gli antichi mestieri attraverso attività e laboratori;
  • Percorso natura per attività fisica al servizio della comunità;
  • Eventi e manifestazioni di carattere turistico-alimentare all’insegna dei prodotti tipici e slow food;
  • Creazione di una casa delle associazioni con l’idea di porre al servizio delle associazioni paesane uno spazio per le loro attività.

Out of the Standard rientra nel progetto CLab Verona, iniziativa nata nel 2017 nell’ambito del CLab Veneto che si pone come un punto di riferimento per la comunità universitaria di Verona che intenda partecipare a un percorso interdisciplinare e trasversale che utilizza metodi didattici non tradizionali. Il CLab punta a sviluppare nei partecipanti capacità di problem solving, team building e analisi delle opportunità imprenditoriali e di mercato legate a specifiche esigenze proposte dai partner.

G.R.