Il lavoro di ricerca di una vita donato ai Musei civici veronesi in merito alla generosità della moglie del famoso naturalista.
Specialista di Coleotteri Curculionidi, nel corso della sua vita ha messo assieme una delle più importanti collezioni di esemplari di questo gruppo di insetti.
Un prezioso patrimonio composto da circa 370.000 esemplari e da 395 volumi bibliografici.
Famoso naturalista, curatore della sezione di Zoologia del Museo di Storia naturale di Verona, professore di Zoologia e persino direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università dell’Aquila. Giuseppe Bartolomeo Osella alla natura ha dedicato tutta la vita. Un amore straordinario da cui è scaturita una collezione privata di prestigio che, grazie alla generosità della moglie Margherita Pogliano, sua unica erede, è divenuta ora parte del grande e apprezzato patrimonio naturalistico del Museo di Storia Naturale.
Si tratta di 967 scatole entomologiche contenenti all’incirca 370.000 esemplari di insetti – quasi tutti Coleotteri Curculionidi – e di 395 volumi numerati di bibliografia, corredati da 16 contenitori in legno con le relative schede-indici. A custodirli ora sarà il Museo, divenendo memoria e testimonianza del prezioso lavoro realizzato direttamente dal professor Osella che, specialista di Coleotteri Curculionidi, nel corso della vita ha messo assieme una delle più importanti collezioni di esemplari di questo gruppo di insetti.
“Una collezione di insetti che testimonia la biodiversità e che arricchisce il patrimonio del Museo di Storia Naturale e dei Musei civici – ha delucidato l’assessora alla Cultura Marta Ugolini –. Con la collezione Osella oggi, infatti, la ricchezza archivistica del Museo si amplia di quasi 400 mila esemplari, catalogati dal naturalista in un lungo percorso di studio. Ringrazio Margherita Pogliano Osella per il gesto di donazione riconosciuto a tutta la comunità scientifica nazionale e internazionale e ai tanti cittadini e turisti che da oggi potranno visionare questo prezioso lavoro di ricerca”.
L’importante lascito è stato presentato giovedì 11 ottobre nella mattinata al Museo di Storia Naturale dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini, insieme alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi. Presenti Margherita Pogliano Osella, moglie del professor Osella, e il Curatore responsabile delle collezioni naturalistiche del Museo di Storia Naturale Leonardo Latella.
“Si tratta di una donazione dallo straordinario valore scientifico – ha proseguito la direttrice Francesca Rossi –, sia per la quantità dei beni che per la qualità, dimostrata dal numero imponente di esemplari su cui si è documentata per la prima volta l’esistenza di una specie. Questo fa della raccolta Osella uno dei documenti indispensabili a ogni studioso di entomologia e, in particolare, dei Coleottori”.
Giuseppe Osella (Leini, 1936 – Verona, 2022)
Laureatosi in Scienze Agrarie all’Università di Torino, fu borsista per due anni all’Osservatorio per le Malattie delle Piante di Torino e, successivamente a una breve parentesi come docente nelle Scuole Agrarie di Torino, divenne ricercatore dell’Università di Padova presso l’Istituto di Bachicoltura di Brusegana. A quegli anni (1960) risale l’iscrizione alla Società Entomologica Italiana, della quale rimase affezionato socio per 62 anni, ricoprendo anche, per diverso tempo, la carica di consigliere.
Nel 1966 divenne Conservatore di Zoologia al Museo di Storia Naturale di Verona, e dal 1986 fu Professore di Zoologia all’Università dell’Aquila, dove rimase fino al 2009 diventando persino Direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali.
Membro Straordinario dell’Accademia Nazionale Italiana Entomologia dal 1983 – ordinario dal 1997 ed emerito dal 2012 – nel 2006 entrò a far parte del Comitato Scientifico di World Biodiversity Association onlus.
Tutte le informazioni sul sito del Museo di Storia Naturale.
L C