“Ci sto? Affare fatica!”: ragazzi impegnati per la cura e il decoro della città.
A testimoniare l’ennesima riuscita del progetto ‘Ci sto? Affare fatica!’, iniziato il 14 giugno e che terminerà il 30 luglio, è stato il sopralluogo fatto in mattinata al giardino in via Rossi a San Michele Extra dall’assessore ai Giardini Marco Padovani, dal coordinatore del progetto e membro della Cooperativa Energie Sociali Cristiano Bolzoni, e dalla responsabile gestione e sviluppo risorse umane del Gruppo Pittini dottoressa Micaela Di Giusto, a rappresentare la Fondazione del gruppo che ha dato un importante e determinante supporto economico al progetto.
I ragazzi impegnati a riqualificare uno stabile all’interno di un giardino nella 7 circoscrizione indossano la maglietta rossa che rappresenta il progetto.
“E’ un progetto importante, che si svolge da tre anni a questa parte, e che sta coinvolgendo circa quattrocento ragazzi, afferma l’ass. Padovani. E’ il proseguimento di quello fatto negli anni scorsi, e sta ottenendo molto successo, grazie anche agli interventi dei privati a sostegno del progetto stesso. I ragazzi partecipanti si stanno dimostrando essere un valore aggiunto per tutti noi, perché sono bravi nel dare l’anima per la cura e il decoro della loro città”.
“La neonata Fondazione Gruppo Pittini, rappresentata sul territorio da Acciaierie di Verona, spiega la dottoressa Di Giusto, si fonda su tre pilastri: la formazione, la solidarietà e il territorio. Tutti e tre sono stati individuati quando ci è stato presentato il progetto, a nostro avviso molto educativo per i ragazzi, che possono acquisire delle competenze ma anche fare squadra, mettersi in gioco e sviluppare un senso di responsabilità nei confronti del territorio nel quale vivono”.
“A Verona siamo due cooperative che collaborano con il Comune: Energie Sociali e L’Albero, aggiunge il coordinatore del progetto Bolzoni. Ci occupiamo di tutte le circoscrizioni con circa 450 ragazzi partecipanti a fronte di più di 1000 richieste di iscrizioni. Ogni settimana sono attivi circa 100 ragazzi nella città di Verona”.
G.R.