Si parte l’11 settembre, occasione per esperti, studenti e cittadini di vedere le lavorazioni ancora in corso.
Da settembre del precedente anno Porta Borsari è oggetto di un importante restauro volto a conservare le superfici lapidee e a proteggerle dalle intemperie.
Per coinvolgere la cittadinanza scaligera su questo importante progetto e dare la possibilità ad esperti, studenti del settore e interessati di vedere dal vivo le tecniche minuziose usate per il restauro e ammirare risultato delle lavorazioni, l’Amministrazione organizza una serie di viste al cantiere nei mesi di settembre e ottobre.
La prima data utile per prenotarsi è mercoledì 11 settembre. Il ritrovo è alle ore 14.30 a Porta Borsari sul lato di Corso Cavour. I gruppi saranno composti da 8 persone al massimo, alle quali saranno forniti gli opportuni dispositivi di protezione individuale e che saranno accompagnate dai restauratori che hanno seguito tutte le fasi lavorative.
L’accesso ai piani superiori del ponteggio avverrà attraverso una comoda scala metallica.
È possibile prenotare le visite direttamente a questo link: https://www.tisatorestauri.it
La visita sarà replicata il 18 e il 25 settembre, ulteriori date sono previste ad ottobre.
L’intervento, del valore di circa 200.000 euro, è effettuato attraverso lo strumento della sponsorizzazione tecnica, previsto dagli articoli 19 e 151 del (vecchio) Codice dei Contratti Pubblici e dall’art. 120 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Il costo viene così sostenuto direttamente dall’impresa esecutrice – sponsor – che ricava il relativo importo dalla vendita degli spazi pubblicitari.
L’incarico del restauro è stato affidato alla ditta veronese specializzata nel settore Tisato Massimo Restauri di Verona, che ha curato la predisposizione del progetto esecutivo dell’intervento, approvato dalla Soprintendenza veronese.
Per le verifiche e le indagini necessarie alla redazione di tale progetto, è stata necessaria fin da subito l’installazione di un ponteggio su ambedue i lati del monumento.
I lavori hanno riguardato la pulizia da patine biologiche e dai depositi polverulenti, nella rimozione di stuccature e inserti metallici incongrui, nell’esecuzione di sigillature e micro-sigillature, mediante impasto compatibile con il supporto lapideo per tonalità, granulometria e composizione, nel rifacimento/restauro delle copertine in piombo degli aggetti (marcapiani, cornicioni, trabeazioni, timpani) e nella stesura di protettivo finale.
È stata inoltre definita la modalità d’intervento per la copertura e protezione della cresta muraria, con rimozione di tutti i resti di vetroresina ancora presenti, degli attuali pannelli lignei, disgregati e degradati a causa dalle infiltrazioni di acqua meteorica, e realizzazione di nuova copertina metallica, previo ripristino e raccordo del massetto sottostante con uno strato di malta stesa a “schiena d’asino”, in modo da favorire lo scorrimento delle acque.
A causa di maggiori indagini e campionature, che si sono rese necessarie nel corso dell’intervento, e di lavorazioni aggiuntive decise in corso d’opera, la durata dei lavori, la cui fine era inizialmente prevista al 31 luglio, è stata prorogata al 30 novembre.
“La breve proroga a fine novembre 2024 del termine di conclusione dei lavori, per la necessità di maggiori indagini, dà la possibilità di organizzare visite guidate al cantiere di Porta Borsari nei prossimi mesi di settembre e ottobre, come già era avvenuto nell’ultima fase dell’intervento sulla Colonna di San Marco in Piazza Erbe- dichiara la vicesindaca e assessora ai Beni Culturali Barbara Bissoli-. Le persone interessate per ragioni culturali o per il percorso di studi in itinere avranno l’opportunità straordinaria e unica di vedere da vicino gli interventi realizzati dagli esperti di restauro dei beni culturali e di ascoltare dalla loro viva voce il racconto delle scelte tecniche e dei vari passaggi operativi. Ancora una volta un intervento di tutela e di valorizzazione di un bene culturale di grande importanza per la Città è stato reso possibile grazie ad un partenariato pubblico-privato e all’istituto della sponsorizzazione, la cui disciplina è stata confermata nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici e che offrirà altre opportunità di coinvolgimento di soggetti privati nella tutela del “patrimonio storico e artistico della Nazione”, ora al vaglio dell’Amministrazione comunale”.
Nota storica. Porta Borsari, in antichità conosciuta con il nome di Porta Iovia per la presenza del vicino tempio dedicato a Giove Lustrale, è una delle porte che si aprivano lungo le mura romane di Verona. Situata all’inizio dell’omonima via, la sua costruzione risale alla seconda metà del I Secolo a.C. Porta Borsari costituiva il principale ingresso alla città romana, immettendo l’importante via Postumia sul decumeno massimo.
Pur essendo stata oggetto di interventi di restauro relativamente recenti, la Porta presentava evidenti segni di degrado quali patine biologiche, croste nere, depositi e deterioramento delle copertine in piombo poste a protezione degli aggetti.
Si aggiunga oltretutto che durante il nubifragio di febbraio 2020, a causa del forte vento, è stata divelta quasi completamente la copertura in vetroresina, realizzata nei lavori degli anni Ottanta, posta sulla sommità del monumento, ed è rimata la sola parte lignea di riempimento sottostante, insufficiente a garantire la protezione della Porta dalle intemperie e diventando essa stessa pericolosa in quanto soggetta a repentino degrado.
L C