Si è conclusa l’iniziativa con cui l’Amministrazione ha coinvolto associazioni di categoria, ordini professionali e investitori per mappare i siti e le aree dismesse private presenti sul territorio comunale per raccogliere progetti e proposte di riqualificazione e rigenerazione urbana di Verona.
Delle 64 proposte arrivate per la campagna “Vuoti a rendere” molte non prevedono nuovo consumo di suolo, mentre altre riguardano l’area di Verona Sud. Complessivamente, le segnalazioni propongono di recuperare aree urbane dismesse pari a oltre 411 mila metri quadrati.
Per alcuni prefabbricati di Basso Acquar che sono utilizzati come depositi, si prevedono spazi destinati allo sport e alle attività legate al tempo libero, come ristoranti e servizi alla persona.
Per il Lungadige Galtarossa, invece, la proposta è quella di riconvertire il capannone occupato dall’ex conceria Rossi in una serra termale, attraverso un progetto che prende spunto dal padiglione austriaco realizzato all’ Expo di Milano. Sempre in Lungadige Galtarossa, ma nell’ area vicina al “Coworking 311”, la proposta è quella di realizzare una struttura destinata al direzionale ( zona della città dove sono riuniti i servizi pubblici essenziali ), commerciale e artigianale.
Per Montorio, si propone di riconvertire il vecchio lanificio, recuperando gli edifici di interesse storico garantendo ai cittadini uno spazio residenziale, commerciale e terziario per offrire servizi al centro abitato. Per l’ex centrale del latte, lungo strada Bresciana, l’idea è quella di rinnovarla in ambito commerciale.
L’Amministrazione vaglierà ciascuna delle proposte avanzate e dopo un’ attenta analisi quelle ritenute più fattibili, dopo aver effettuato una variante urbanistica, saranno messe in atto per il recupero delle aree dismesse e degli immobili da riconvertire.
“Il risultato della campagna “Vuoti a rendere” , ha detto l’assessore alla Pianificazione urbanistica , è molto positivo. Il buon numero di proposte arrivate indica grande interesse, a livello cittadino, sul tema della rigenerazione urbana e del recupero delle aree dismesse. La riqualificazione è un tema centrale: tutti lo dicono, ma noi lo stiamo realizzando concretamente utilizzando anche strumenti innovativi che sono in grado di facilitare questo processo. Conclusa questa prima fase di raccolta, ora passiamo alle verifiche delle proposte e, per velocizzare e far partire davvero la rigenerazione urbana, faremo un’unica, piccola variante urbanistica. Quindi, attraverso un unico atto, saranno assegnate le destinazioni urbanistiche che riterremo congrue”.
G R
fonte:https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20200301/281539407998882