Borsa di studio per ricordare Nicola Tommasoli per gli studenti veronesi meritevoli.

Giovedì 26 settembre Nicola Tommasoli avrebbe compiuto 45 anni. Ne aveva 29 quando nella notte fra il 30 aprile e il 1 maggio del 2008, venne aggredito brutalmente da un gruppo di cinque ragazzi veronesi. La violenza del pestaggio lo portò alla morte pochi giorni dopo, il 5 maggio.

Un episodio il quale ha segnato pesantemente la storia di Verona, che non va dimenticato.

Proprio per questo è nata l’iniziativa delle borse di studio che Prospettiva Famiglia organizza da dieci anni per le scuole cittadine di ogni ordine e grado, che partecipano con produzioni scritte, elaborati grafici, fotografici, pittorici, scultorei o multimediali su temi ogni anno differenti. Quello di quest’anno, “la maschera.. che protegge …che nasconde”, è un appello dai giovani a non nascondere le proprie paure e a fare squadra per superare le avversità tipiche dell’adolescenza e del passaggio all’età adulta.

Giovedì 26 settembre al centro Tommasoli a Borgo Santa Croce sono state premiate le scuole vincitrici del concorso: la classe 2°C della scuola Primaria Achille Forti; la 2°C della scuola Media Luigi Simeoni; la 4°C del Liceo Galileo Galilei; l’IC9 Valdonega con la scuola in ospedale, sezione pediatria; scuola in carcere – terza sezione.

“Spesso i giovani non hanno la consapevolezza delle conseguenze che possono derivare da determinate azioni pericolose – dichiara l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. Momenti come questo vanno nella direzione di promuovere il senso di comunità e del suo prendersene cura”.

“Crediamo che ritrovarsi e pensare a Nicola Tommasoli nel giorno del suo compleanno sia un insegnamento per tanti ragazzi e ragazze su quanto sia fondamentale prendersi cura e costruire relazioni positive con chi ci sta intorno, allontanando la prevaricazione e la violenza spinte da motivi ideologici che non ci appartengono e che vogliamo allontanare”, ha affermato l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo.

“Queste occasioni sono preziose per creare il dialogo con gli studenti e le nuove generazioni- afferma l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia -. Il dialogo è fondamentale per indagare il malessere e cercare di superarlo costruendo relazioni. Farlo negli spazi cittadini che sono dedicati alla memoria di Nicola Tommasoli e che vengono vissuti dai giovani assume un importante significato”.

“Nel contesto sociale attuale, a ridosso di terribili episodi di violenza in Italia e anche nella nostra città, alla luce delle nuove disposizioni ministeriali per l’insegnamento dell’Educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado, risulta sempre più necessario stimolare i giovani e la cittadinanza intera ad un cambiamento, perché non solo la Memoria vada coltivata, ma affinché sia stimolata la sensibilizzazione a condannare episodi inaccettabili, a prendere le distanze da essi, ad isolare chi persevera in certi comportamenti”, ha spiegato il presidente di Prospettiva Famiglia Paolo Stefano.

Il momento formativo è stato persino un occasione per meditare sulla violenza ancora oggi percepita, per riflettere sull’origine del male scaturito dalla non accettazione dell’altro, sulla fragilità delle nostre identità, messe in discussione da un semplice “no” e spesso tramutate in cieca aggressività di fronte a ciò che non riconosciamo come uguale a noi.

 

L C