Aperto, presso il Comune, lo sportello per i familiari delle vittime della strada.
Patrizia Pisi e Stefano Benato, dell’Associazione Vittime Incidenti Stradali e sul Lavoro, hanno chiesto al Comune di Verona, uno spazio per mettersi a disposizione della comunità. Come punto di ascolto e consulenza a familiari, amici e parenti delle vittime della strada.
L’ufficio è al piano terra di Palazzo Barbieri.
Sarà aperto tutti i giovedì dalle 16 alle 19, su appuntamento, telefonando o messaggiando al numero 3497023699.
Alla cerimonia simbolica di apertura dello sportello erano presenti il sindaco, l’assessore al Patrimonio e i due coniugi Benato, che 12 anni fa hanno perso il figlio Alberto, investito su un marciapiede da un guidatore ubriaco.
Il sindaco commenta così l’ apertura dello sportello:
“Un lutto così tragico in famiglia è una catastrofe e la prima cosa da fare è non lasciare sole queste persone nell’elaborazione del dolore . Ecco perché è importante che, oltre al supporto psicologico e legale, sentano la vicinanza di chi ha già vissuto una tragedia simile e le possa capire. Ringrazio pertanto chi da anni è impegnato a non lasciare soli questi genitori. Da parte nostra continueremo con la nostra Polizia locale a fare educazione e formazione nelle scuole, a partire dai più piccoli. E’ fondamentale che i ragazzi che si mettono alla guida, di auto ma anche scooter e bici, rispettino le regole e abbiano accortezze e attenzioni in più. La speranza è che questo ufficio con gli anni diventi sempre meno necessario, solo allora avremo raggiunto l’obiettivo”.
Mentre l’ assessore al Patrimonio dice:
“Attività come questa sono fondamentali , aiutano coloro che sono messi alla prova da lutti e tragedie, così come tengono alta l’attenzione su temi importanti che ci toccano da vicino. Ecco perché l’Amministrazione ha voluto dare una risposta immediata, concedendo uno spazio all’ interno del Comune. Era tutto pronto a marzo, ma poi il Covid ha bloccato la possibilità di aprire l’ufficio. Ora, finalmente, queste porte si spalancano per chiunque ne abbia bisogno. Ringrazio tutti questi genitori, mamme e papà che con grande forza e sempre con il sorriso si mettono a disposizione degli altri”.
La sig.ra Pisi conclude:
“L’obiettivo principale è fare rete . I lutti improvvisi non ti lasciano mai, se il dolore viene condiviso però si fa meno fatica a portarlo. È per questo che abbiamo deciso di aprire uno sportello, dove incontrare le persone che hanno bisogno di essere ascoltate. Tanti, colpiti da tragedie, durante la quarantena hanno sofferto terribilmente l’isolamento e oggi hanno sicuramente più bisogno di confrontarsi con qualcuno. Allo stesso tempo c’è chi ha vissuto il lutto improvviso da Covid. Nei mesi scorsi abbiamo ricevuto delle telefonate anche da Bergamo, ci chiedevano come innescare questo mutuo aiuto. La nostra è un’esperienza che può essere estesa e replicata a sostegno di tutti”.
G R