Per la prima volta quest’anno, anche Verona rientra nelle città a rischio. La Protezione Civile del Veneto, preso atto delle previsioni, con l’elevate temperature (fino a 35 gradi) contenute nel Bollettino di ARPAV, in particolare per i giorni 28 e 29 giugno 2020, 30 giugno e 1° luglio 2020, ha dichiarato lo stato d’allarme climatico “per disagio fisico” per le zone costiera e pianeggiante continentale del Veneto.
Lunedì 29, dalle ore centrali, crescenti condizioni di instabilità a partire dalle zone alpine con rovesci e temporali da locali a sparsi, in possibile successiva estensione verso la pedemontana centro-orientale e la vicina pianura nord-orientale. Non si escludono locali fenomeni intensi specie sulle Dolomiti e su prealpi/pedemontana orientali.
Alla luce di tali previsioni il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale ha, inoltre, dichiarato lo stato di attenzione per criticità idrogeologica (allerta gialla) e possibili fenomeni franosi superficiali nei bacini dell’Alto Piave e del Piave Pedemontano, nel caso di temporali forti, fino alle ore 8 di martedì 30 giugno. Intanto in città si boccheggia e si spera in un termometro clemente
F B
https://www.tgverona.it/pages/896099//cronaca/caldo_a_verona_e_veneto_dichiarato_stato_allarme.html?fbclid=IwAR2mpjufPCviv1t9qct5jvUSd8ef1UK2LPhwiY4iRq523rOIrVYuqWFf_bo