Il Comune di Verona ha effettuato un cambio di sede rispetto a quanto comunicato precedentemente mettendo a disposizione la Sala Convegni della Gran Guardia, uno spazio più ampio per consentire a molte persone di partecipare.
Va avanti il tour dell’Amministrazione fra i quartieri, all’insegna del confronto, del dialogo e dell’ inclusione, per una città con “meno paure” e “meno solitudine”. Il secondo incontro dell’iniziativa “Il Quartiere che vorrei” si svolgerà in Prima Circoscrizione mercoledì 12 ottobre alle 20.30 non più nella sala consiliare del Centro Storico in piazza Mura Gallieno 3, ma nella Sala Convegni della Gran Guardia, uno spazio più largo per consentire ai tanti interessati di partecipare.
Interverranno alla serata le assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, alle Politiche sociali Luisa Ceni e gli assessori alle Politiche giovanili e partecipazione Jacopo Buffolo e alle Relazioni con il territorio Italo Sandrini. Presente inoltre anche il presidente della Prima Circoscrizione Lorenzo Dalai.
L’incontro, che ha l’obiettivo di creare processi di “co-responsabilità”, dove tutti sentano di essere parte attiva della città e del suo futuro, affronterà i temi legati alla sicurezza e alle questioni giovanili, declinati al territorio del Centro storico e dei quartieri limitrofi.
“Proseguiamo con determinazione questo percorso – dichiara l’assessore Zivelonghi -. Crediamo che il dialogo e il confronto siano strumenti indispensabili per approfondire i problemi più sentiti dai cittadini e cercarne le migliori soluzioni. Restiamo concentrati sulle questioni della sicurezza e dei giovani, declinate alla percezione dei residenti del Centro storico”.
“L’obiettivo è quello di analizzare tutti gli aspetti di prevenzione che interessano i servizi sociali – afferma Ceni –. Ogni quartiere ha le sue peculiarità, anche in questo ambito, con questi incontri puntiamo a rendere ancora più capillare i nostri servizi”.
“‘Le Circoscrizioni devono recuperare il loro ruolo di aggregazione sociale – sottolinea Sandrini –, secondo una logica di prossimità e di decentramento”.
“I giovani al ‘centro’ – conclude Buffolo –, con le loro richieste ed esigenze che cambiano da quartiere a quartiere”.
L C