Verona Sociale

Ad un anno dal primo lockdown la sfida da vincere è quella dei vaccini.

Ad un anno dal primo lockdown la sfida da vincere è quella dei vaccini.

Ad un anno esatto dal primo lockdown scattato l’11 marzo 2020, il sindaco ha riunito tutta la squadra cittadina impegnata nella lotta al Coronavirus per un bilancio del lavoro fatto e le prospettive dei prossimi mesi.

Fra le priorità, le tempistiche di distribuzione del vaccino con l’eventuale necessità di altri spazi in vista di un rafforzamento delle dosi distribuite.

Poi le azioni da intraprendere per sostenere le famiglie nella crisi economica e per fronteggiare le “nuove povertà” che si sono create in alcune fasce della popolazione finora mai seguite dai Servizi sociali.

Al tavolo di confronto in sala Arazzi sono intervenuti:

  •  sindaco Federico Sboarina
  •  Prefetto Donato Cafagna
  • Vescovo Monsignor Giuseppe Zenti
  •  presidente della Provincia Manuel Scalzotto
  • Rettore dell’Università di Verona Pierfrancesco Nocini
  • direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Callisto Bravi
  •  direttore generale dell’Ulss9 Pietro Girardi

Ha ricordato il sindaco Federico Sboarina:

“Esattamente un anno fa iniziava il primo lockdown a causa della pandemia. In questa sala, il 23 febbraio 2020, insieme con i 98 sindaci abbiamo preso la decisione di chiudere Nidi e scuole dell’Infanzia per due giorni. Allora ci sembrava una scelta drastica perché non sapevamo a cosa stavamo andando incontro. Scenari inediti per tutti, che sono stati affrontati in squadra, la stessa che vedete oggi riunita. Umanamente e amministrativamente parlando sono state settimane e mesi convulsi. Le parole velocità e collaborazione hanno rappresentato le regole basilari di tutti gli ampi e fondamentali interventi messi in campo per arginare la diffusione del virus. Un fronte comune che non era scontato e che ha dato i suoi frutti. Nonostante questo la battaglia, purtroppo, non è ancora finita. La pandemia è oggi ancora emergenza sanitaria da debellare e origine di difficoltà economiche e sociali su cui è necessario avviare ogni azione. Adesso la sfida da vincere è quella dei vaccini, la cui distribuzione deve avvenire nella forma più rapida e capillare possibile. Su questo fronte saranno prese in considerazione tutte le azioni necessarie anche di ampliamento dei punti, così come ogni altra azione necessaria a far rispettare le norme di comportamento personale”.

G.R.

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